In carcere da innocente: Corte di Perugia assolve l’uomo accusato di abusi sui figli

Un incubo terribile che oggi conosce, finalmente, un lieto fine: Saverio Franco De Sario, sardo di 48 anni, potrà tornare in libertà da innocente dopo aver trascorso tre anni in carcere con la gravissima accusa di aver abusato dei suoi due figli e di una nipotina. A due anni dalla sentenza definitiva di condanna emessa dal Tribunale di Cagliari, la Corte di Appello di Perugia si è espressa sul processo di revisione, chiesto e portato avanti con tenacia dall’avvocato Massimiliano Battagliola, scrivendo una nuova verità: l’uomo non ha abusato dei bambini e il carcere in cui è stato rinchiuso fino a oggi è stato un errore giudiziario.

“Una soddisfazione unica, indescrivibile – ha commentato l’avvocato appena i giudici hanno emesso la sentenza – al di là del discorso  professionale sono sempre stato convinto della palese innocenza di un uomo che rischiava di stare ancora in carcere. Una gioia ancora più grande perché non è avvenuta nell’iter ordinario ma all’interno di un procedimento di revisione, strumento raramente ammesso”.

All’udienza era presente anche De Sario, che ha trascorso parte della sua detenzione nel carcere sassarese di Bancali e attualmente si trovava in quello di Terni. Alle 15.45, poche ore dopo la sentenza, l’uomo ha lasciato la cella ed è tornato libero.

Con lui, prima all’udienza e poi all’uscita del carcere, c’erano anche i figli Gabriele e Michele, oggi 26 e 23 anni: nati e vissuti in Sardegna prima del trasferimento a Brescia, ancora bambini, dopo la separazione dei genitori e quelle pesanti accuse nei confronti del padre, hanno vissuto in una comunità per minori; diventati maggiorenni si sono riavvicinati al padre e hanno ritrattato la loro verità. È grazie a un diario scritto da Michele che è venuta alla luce una realtà diversa da quella accolta dai giudici nel primo processo: nessun abuso dal padre in quella casa di Brescia dove hanno vissuto coi genitori fino al 2000, ma un clima astioso e conflittuale che ha portato i due bambini a convincersi di fatti mai accaduti sotto la suggestione della madre.

“Per togliere di mezzo papà, mia madre ha cominciato ad imbottirci di menzogne, cose che non erano reali, cose che mio padre non ha mai fatto e non farebbe mai”, ha scritto Michele De Sario in un memoriale di 42 pagine consegnato tempo fa agli educatori della comunità dove è cresciuto. “Un adulto, che ci piaccia o no, ha un potere enorme sui figli, e l’adulto madre ne ha ancora di più – aveva sottolineato lo psicoterapeuta Marcello Dessena,  consultato da Sardinia Post, in merito alle rivelazioni di Michele. “E non è forse attraverso la madre che i figli vedono il padre? Con lei, soprattutto durante l’infanzia, c’è un legame profondissimo, mentre nella maggior parte dei casi il padre è quasi uno sconosciuto, ed è la madre che spiega ai bambini chi è il loro padre; è attraverso lei che si costruisce la figura paterna. In questa situazione, con due genitori in pesante conflitto, i due bambini hanno ricevuto dentro di sé emozioni contrastanti: la verità che conoscevano e quella mostrata dalla madre, una condizione difficilissima da reggere cognitivamente e affettivamente”.

La ritrattazione affidata alle pagine di un diario e confermata a voce dai due ragazzi non è bastata per ottenere, nel 2015, la revisione del processo davanti alla Corte di Appello di Roma: sono servite nuove prove e nuove testimonianze, ed è con queste che la Corte di Cassazione di Roma ha dato la possibilità di riaprire il caso dichiarando non giusta l’inammissibilità espressa a Roma. A confermare l’innocenza dell’uomo sono state anche le consulenze mediche e ginecologiche chieste dall’avvocato Battagliola, che hanno dato risultati diversi da quelli raccolti nel primo processo. Da qui la nuova sentenza emessa oggi a Perugia: Saverio De Sario è innocente, assolto con formula piena, ed è annullata la condanna al carcere. 

Il legale e il suo assistito valuteranno una istanza di risarcimento per l’errore giudiziario e i tre anni trascorsi in carcere ingiustamente. “Aspettiamo le motivazioni sull’accoglimento della revisione – ha dichiarato Battagliola – per ora De Sario e i suoi familiari si godranno giustamente la libertà riconquistata”.

(Nella foto, Saverio De Sario al centro appena uscito dal carcere di Terni insieme al figlio Gabriele, a sinistra, e all’avvocato Massimiliano Battagliola)

Francesca Mulas

 

 

 

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