Piera Muresu, la donna di Sennori scampata ieri alla morte dopo essere stata raggiunta da due colpi di pistola esplosi dal suo compagno, Adriano Piroddu, che poi si è suicidato impiccandosi nel suo garage, ha ripreso conoscenza in serata ed è ora fuori pericolo. Nella notte era stata sottoposta a un intervento chirurgico al collo e al torace, dove era stata colpita dalle pallottole.
Dato che le sue condizioni sono notevolmente migliorate, la donna ha risposto alle domande degli inquirenti. I carabinieri della compagnia di Porto Torres, guidati dal comandante Danilo Vinciguerra, su delega del sostituto procuratore della Repubblica, Paolo Piras, hanno raccolto la versione della 48enne, che ha sostanzialmente confermato la tesi ricostruita già ieri dagli investigatori, dopo aver messo insieme diverse testimonianze
Intanto si delineano con maggiore chiarezza i contorni della vicenda. Sono stati sentiti due testimoni chiave che hanno visto la coppia litigare nelle campagne attorno a Sennori, nell’auto di Piroddu. Uno dei testi ha anche parlato con la donna dopo che questa era stata ferita, mentre l’altro ha visto passare l’auto con lei sanguinante mentre i due rientravano in paese. Piroddu infatti, dopo avere sparato alla compagna, l’ha riportata a Sennori, abbandonandola vicino alla sua abitazione e a una postazione del 118 cui Muresu si è rivolta per chiedere aiuto. Sul corpo dell’uomo la Procura non ha ritenuto necessario effettuare l’autopsia, essendo da subito chiaro al medico legale che la sua morte sia un suicidio per impiccagione. Il garage è stato comunque messo sotto sequestro e nei prossimi giorni sarà eseguita una perquisizione approfondita: gli investigatori non escludono di poter trovare lì l’arma del delitto e un messaggio lasciato dall’uomo prima di togliersi la vita.