Cinque avvisi di chiusura indagini sono stati notificati dal pm Marco Cocco ad altrettanti consiglieri regionali di An nell’ambito dell’inchiesta sui fondi ai gruppi del Consiglio regionale, relativamente alla legislatura 2004-2009. L’accusa è peculato.
Il pubblico ministero contesta 186mila di spese sospette a Ignazio Artizzu e 143mila euro a Mario Diana, già sotto processo per un presunto illegittimo utilizzo dei fondi pubblici durante la legislatura 2009-2014. Indagini preliminari chiuse, scrive L’Unione Sarda oggi in edicola, anche per l’ex assessore Antonello Liori, sotto accusa per una somma di 165mila euro. Giovanni Moro deve rispondere di una spesa sospetta di 163mila euro, mentre a Matteo Sanna la Procura di Cagliari contesta 120mila euro.
A dicembre l’inchiesta è stata chiusa per 43 consiglieri regionali, tra 28 del Pd , 3 del Psd’az e 2 dell’Udc. Questo è il secondo investigativo sui fondi ai gruppi, dopo la prima indagine cominciata nel 2009 contro 21 esponenti della massima assemblea sarda, di cui tre già condannati (Adriano Salis, Silvestro Ladu e Beniamino Scarpa). Dall’inchiesta bis è stata stralciata la posizione di Francesca Barracciu, imputata per 81mila euro di presunto peculato: il processo contro l’ex sottosegretaria si sarebbe dovuto aprire martedì 2 febbraio, ma c’è stato subito un rinvio al 3 marzo per il legittimo impedimento dell’avvocato difensore Franco Luigi Satta.
