Fiumi di eroina e cocaina da Siria e Colombia: quattro in manette

C’era chi si occupava di recuperare la cocaina tramite i canali colombiani, chi invece faceva arrivare fiumi di eroina dalla Siria e poi la dirottava in Sardegna utilizzando corrieri. Ben 85 chili di droga finiti sull’isola da settembre 2017 a febbraio 2018 periodo in cui è scattata la prima parte dell’operazione che i carabinieri della Compagnia di Carbonia hanno denominato Ichnos. Quindici le persone finite in manette il 21 febbraio scorso, tra questi anche i vertici del gruppo criminale sardo: Sandro Arzu e Alessandro Ghisu. Il primo si occupava del traffico e dello spaccio di droga nel nord Sardegna, il secondo controllava il sud. Oggi i militari di Carbonia, coordinati dal capitano Lucia Dilio, hanno arrestato i fornitori dello stupefacente, alcuni dei quali collegati alla ‘Ndrangheta e alla Camorra.

In carcere sono finiti il romano Vincenzo Polito, 48 anni (già detenuto a Rebibbia perché arrestato a marzo scorso nell’ambito di una maxi operazione dei carabinieri di Roma che ha smantellato due gruppi criminali, uno di stampo camorristico e uno legato alle ‘ndrine calabresi, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina) che avrebbe fatto arrivare in Sardegna 50 chili di cocaina e Ismail Rebeshi, albanese, 35 anni residente a Viterbo titolare di un deposito auto e di un night che avrebbe fatto arrivare in Sardegna 1,6 chili eroina e 6 di cocaina. Il primo sarebbe collegato alle cosche della ‘ndrangheta di Gallico, l’albanese aveva contatti esteri tanto che secondo gli investigatori avrebbe fatto arrivare l’eroina dalla Siria.

Sono finiti ai domiciliari il disoccupato Massimo Leoni, 42 anni residente a Mozzate (Como) che avrebbe fornito 5 chili di cocaina così come l’artigiano Giuseppe Tinenzo, 40 anni di Torre Annunziata residente a Gallarate (Varese). Un quinto fornitore è indagato per aver fornito 27 chili di cocaina ma è attualmente ricercato. Gli ultimi tre, secondo quanto accertato dai carabinieri, sarebbero legati alla Camorra.

I provvedimenti restrittivi sono stati richiesti dalla Dda di Cagliari ed eseguiti questa mattina all’alba. Le indagini sono partite nel 2017. Nel corso del tempo i carabinieri hanno arrestato cinque corrieri tra Olbia, Lanusei e Macomer, sequestrando complessivamente 15 chili di cocaina e un chilo e mezzo di eroina. Proprio grazie ai sequestri sono riusciti a ricostruire la rete del gruppo criminale sardo, e il 21 febbraio scorso sono scattati i fermi di 15 persone.

Nel corso delle indagini sono stati sequestrati anche quasi 40 mila euro in contanti e una pistola a tamburo. ma non solo. Durante l’attività investigativa i effettuate dopo i sequestri i militari di Carbonia hanno individuato un vero e proprio arsenale nascosto nella zona di Castiadas. Sequestrate in quella occasione armi e munizioni tra le quali un fucile mitragliatore, due fucili semiautomatici, una bomba a mano, due mine antiuomo e altro esplosivo. Su tutto il materiale sequestrato sono in corso accertamenti tecnici.

Ma.Sc.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share