A febbraio i carabinieri di Carbonia avevano sgominato una banda di trafficanti di droga capeggiata da Sandro Arzu e Alessandro Ghisu, ieri l’operazione Ichnos ha portato a incastrare il livello superiore dell’organizzazione che dalla Penisola si occupava di far arrivare grandi quantità di droga in Sardegna e aveva rapporti con la Camorra e la ‘Ndrangheta.
L’operazione è scattata all’alba tra le province di Roma, Viterbo e Varese con l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il romano Vincenzo Polito (già detenuto a Rebibbia) che avrebbe fatto arrivare in Sardegna 50 chili di cocaina, ed era il punto di riferimento di Sandro Arzu, e per Ismail Rebeshi, albanese residente a Viterbo titolare di un deposito auto, che era il punto di riferimento di Chisu (dai sequestri è emerso che avrebbe fornito 1,6 chili eroina e 6 di cocaina). Sono finiti ai domiciliari il disoccupato Massimo Leoni, residente a Mozzate (Como) che avrebbe fornito 5 chili di cocaina così come l’artigiano Giuseppe Tinenzo di Torre Annunziata residente a Gallarate (Varese). Un quinto fornitore è indagato per aver fornito 27 chili di cocaina ma è attualmente ricercato.
In tutto sono 85 chili di droga – solo tra settembre 2017 e febbraio 2018 – che i cinque avrebbero fatto arrivare dalla Colombia, dalla Siria e dall’Albania fino alla Sardegna grazie ai loro contatti con la malavita organizzata. Le indagini dei carabinieri hanno portato anche a scovare armi nascoste nelle campagne di Castiadas.