Eni e la cessione Versalis: chimica verde addio? Manifestazione a Cagliari

Prosegue la mobilitazione dei sindacati nei confronti dell’Eni. Venerdì 18 marzo si terrà sotto il palazzo della Regione, in viale Trento a Cagliari, una manifestazione alla quale parteciperanno i segretari nazionali Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, Emilio Miceli, Angelo Colombini e Paolo Pirani, con i lavoratori dello stabilimento di Porto Torres delle aziende del gruppo Eni e con le delegazioni dei dipendenti delle aziende chimiche di tutti i territori della Sardegna.

La manifestazione si inserisce in un quadro nazionale che prevede analoghe iniziative di mobilitazione, in altre regioni del Paese, decise per contrastare la cessione di Versalis, cioè della società dell’Eni che si occupa del settore chimico, al fondo di investimento SK Capital.

I timori. “Noi evidenziamo ancora una volta preoccupazioni oggettive – hanno sottolineato i sindacati, in una nota congiunta – perché l’Eni sta affrontando nel peggiore dei modi la cessione di Versalis, rivolgendosi ad una partnership, SK Capital, poco affidabile, piccola, costellata da una miriade di società con zero dipendenti, di recentissima costituzione (2009), con sede alle Cayman. La conseguenza negativa che scaturirà da questa operazione è l’inevitabile abbandono da parte di Versalis degli investimenti previsti nel suo piano industriale, facendo venir meno quel delicato lavoro di riconversione in ‘chimica verde’ che resta il cuore di importanti protocolli industriali sottoscritti da tutte le parti sociali con il Governo nazionale. Se Versalis, e quindi l’Eni, sarà presente con una quota di minoranza all’interno del Fondo americano SK Capital, in una fase nella quale il costo del petrolio rende favorevole lo sfruttamento degli impianti di chimica tradizionale, questo fatto rappresenterà un serio ostacolo alla ricerca e allo sviluppo della chimica verde”.

L’addio alla chimica verde. Questa preoccupazione acquista un particolare significato in Sardegna e soprattutto a Porto Torres “in quanto mette in discussione l’attuazione dell’intero protocollo di chimica verde sottoscritto nel maggio 2011. Lo scenario attuale induce al pessimismo – hanno aggiunto i sindacati – il Governo si è già incontrato con i rappresentanti del Fondo SK Capital, il Governo regionale e il presidente Pigliaru non hanno preso una posizione in merito a questa operazione che riguarda anche l’Isola. Per noi invece è importante sapere se la Regione ritiene importante favorire un processo di riconversione industriale che non si limiti solo alle attività di bonifica, se ritiene che sia urgente e necessario programmare una graduale riconversione delle produzioni tradizionali con nuove produzioni competitive e legate allo sviluppo industriale cosiddetto verde”.

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