Desulo, attentato al sindaco Littarru: ipotesi vendetta contro peste suina

Attentato nel cuore della notte a Desulo contro l’abitazione del sindaco Gigi Littarru. Colpi di fucile caricato a pallettoni sono stati sparati contro le finestre della casa. In quel momento – era passata l’una – l’intera famiglia già dormiva. Per il primo cittadino, la moglie e i due figli solo un brusco risveglio e un terribile spavento. Ma le conseguenze dell’intimidazione sarebbero state tragiche se la stanza della casa contro cui sono state sparate le fucilate non fosse stata in quel momento vuota.

Vado avanti, non mi dimetto“. Sono le parole a caldo del sindaco di Desulo, Gigi Littarru, dopo le tre fucilate esplose durante la notte contro la finestra del soggiorno della sua abitazione. “Ho il dovere di andare avanti per la mia comunità che mi ha espresso fiducia votandomi per il secondo mandato – ha detto Littarru -. Io ho già metabolizzato il gesto, il problema è farlo capire ai miei figli”.

A portare solidarietà a Littarru, il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, che questa mattina si è recato a Desulo. Stavolta, dietro all’attentato, ci sarebbe la posizione assunta dal sindaco nella vicenda del piano della Regione per eradicare la peste suina. Nella campagne di Desulo, infatti, molti allevatori si erano opposti all’abbattimento di maiali allo stato brado, con momenti di tensione con le forze dell’ordine. “Sono a Desulo per dare la nostra solidarietà al sindaco e per confermare che non faremo alcun passo indietro nella battaglia contro la peste suina – ha scritto Pigliaru nel suo profilo Facebook -. Siamo pronti al dialogo con tutti, tranne con chi usa la violenza per intimidirci. Eradicare la peste suina è essenziale per sviluppare un settore suinicolo capace di creare benessere e lavoro nelle zone interne”, ha concluso il governatore sardo.

Anche il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau è intervenuto dopo l’attentato “esprimendo a nome di tutto il Consiglio regionale della Sardegna, massima solidarietà all’amministratore locale e alla sua famiglia”. Attentato che, secondo quanto appreso, potrebbe essere legato alla questione dell’abbattimento di maiali allo stato brado per contrastare la diffusione della peste suina africana. “L’episodio di questa notte avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi – prosegue Ganau – un atto ignobile che non può essere in alcun modo giustificato e per il quale ci auguriamo vengano al più presto individuati e puniti i colpevoli. Detto questo mi sento il dovere di ricordare che la Regione porta avanti sin dai primi mesi dell’insediamento della nuova Giunta un’azione mirata a sconfiggere definitivamente la peste suina attraverso un piano d’azione straordinario per il contrasto e l’eradicazione della peste suina africana. Serve fiducia nella prevenzione e nel lavoro portato avanti dall’assessorato regionale alla Sanità. Non è un caso che in soli due anni il numero dei focolai si sia ridotto di quasi due terzi. Le regole oggi sono certe, dure e severe e non possiamo pensare di indietreggiare di un solo passo. La guerra alla peste suina – conclude il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda – si combatte anche contro gli allevamenti irregolari, la maggiore fonte di diffusione del virus”.

Numerose le reazioni della politica: “Nessuna ragione può giustificare mai l’utilizzo della violenza verso nessuno. Ancor più grave è che questi atti si indirizzino verso il rappresentante della comunità” ha commentato il vice capogruppo Pd in Consiglio regionale, Roberto Deriu, che esprime la “forte solidarietà al sindaco Gigi Littarru, alla sua famiglia e all’intera comunità di Desulo”.

Anche il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Pietro Pittalis ha fatto sentire il suo sdegno: “Esprimiamo solidarietà al sindaco di Desulo e ai suoi familiari ed una ferma condanna dell’atto intimidatorio nei suoi confronti, ma ancora una volta rimarchiamo la necessità di non limitarsi alle parole di circostanza. Sono passati mesi ormai dalla visita del ministro del’Interno, ma ancora non abbiamo la percezione di una maggiore presenza dello Stato in difesa della norma dialettica democratica nei territori”. Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Pietro Pittalis. “Sollecitiamo il presidente della Regione affinché, insieme all’ANCI, richieda all’esecutivo nazionale un’azione incisiva per estirpare alla radice fenomeni che colpiscono non solo i singoli amministratori locali, ma intere comunità”, ha concluso Pittalis.

In mattinata è arrivata anche una nota di DdI-An: “Fratelli d’Italia-AN della Sardegna, unitamente ai consiglieri regionali Paolo Truzzu, Gianni Lampis e gli amministratori degli enti locali del movimento, esprimono solidarietà al sindaco di Desulo Gigi Littarru. Non c’è alcuna giustificazione per questo gesto criminale e ancora più di prima le Istituzioni devono far sentire la propria presenza a Desulo non con più forze dell’ordine ma con più servizi per togliere qualsivoglia alibi ai malintenzionati e dare maggiore sollievo agli amministratori come Gigi Littarru che combattono per far sopravvivere i paesi di montagna”.

Un altro attentato fu compiuto a Desulo l’estate scorsa a pochi giorni dalla conferma di Littarru alla carica. Durante la notte furono date alle fiamme tre automobili di proprietà di altrettante donne che l’avevano sostenuto durante la campagna elettorale. Nelle settimane precedenti sui muri del paese erano apparse scritte intimidatorie. Littarru parlò di una precisa “regia” dietro l’attentato e lanciò un appello alle forze dell’ordine “Chiedo loro – disse – che sia i mandanti sia gli esecutori degli attentati vengano assicurati alla giustizia nel più breve tempo possibile per il bene della comunità. D’altronde non è difficile individuare chi mi vuole male, ci sono state delle cose dette in maniera plateale dai miei oppositori”.

 

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