Desulo, attentato anche dopo il voto. In fiamme le auto di tre attiviste

Nella notte a Desulo, nel Nuorese, sono andate in fiamme le auto di tre donne. Tutte facevano parte del comitato elettorale di Gigi Littarru, l’ex sindaco appena confermato alle elezioni amministrative del 31 maggio. La conferma che si tratti di un attentato ancora non c’è ma gli elementi a disposizione portano tutti verso quella direzione. La denuncia sulla pagina Facebook di una delle tre proprietarie, il rogo sarebbe stato causato da liquido infiammabile.

Si tratta delle auto di Francesca Fancellu, proprietaria di una Lancia Y, della Ford Focus di Monia Floris e della Fiat Punto di Francesca Floris. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Sorgono che hanno provveduto a domare le fiamme ed i Carabinieri della compagnia di Tonara che hanno eseguito i rilievi, confermando l’origine dolosa delle fiamme. Gli inquirenti indagano appunto per capire se ci sia un legame tra l’attività politica delle tre donne e gli attentati.

Lo stesso candidato al bis e un aspirante consigliere comunale erano stati oggetto di minacce di morte: scritte bianche apparse su un muraglione all’uscita del paese. Episodi continui, quasi uno al giorno, nell’ultima settimana di campagna elettorale che confermano uno dei record isolani: l’alto numero, a livello nazionale, di attentati contro i pubblici amministratori.

“Questi attentati hanno la stessa regia, lo stesso movente che vuole colpire me. Le tre ragazze sono finite nel mirino perché sono tutte mie amiche che mi sono state vicine anche nella campagna elettorale”. Lo ha detto Gigi Littarru, che ha proseguito con un appello: “Chiedo alle forze dell’ordine che sia i mandanti che gli esecutori degli attentati, vengano assicurati alla giustizia nel più breve tempo possibile per il bene della comunità. D’altronde non è difficile individuare chi mi vuole male, ci sono state delle cose dette in maniera plateale dai miei oppositori”.

“In paese c’è un brutto clima, ma alle ultime elezioni gli elettori mi hanno riconfermato in maniera netta. Se ai miei oppositori la cosa non va giù, che si rassegnino. Gli autori dei fatti di stanotte però – conclude – devono essere assicurati alla giustizia e nella comunità deve tornare il sereno”.

Leggi anche: Cartucce calibro 12 nella buca delle lettere dell’ex sindaco di Villanovafranca

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