La Sardegna abbandona la zona rossa, in cui è stata per tre settimane, e ritorna in arancione, come accaduto lo scorso 22 marzo quando aveva detto addio alla fascia bianca. I numeri, però, continuano ad essere quelli di zona gialla, e anche ieri si è assistito ad un calo dei contagi e dei ricoverati. Nel frattempo ecco quello che è permesso fare finora che non si deciderà una nuova classificazione: uno spiraglio lasciato aperto dall’ultima ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza.
Restano vietati gli spostamenti tra Comuni – tranne che per i residenti nei centri con meno di 5mila abitanti in un raggio di 30 chilometri dal paese – se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. All’interno del proprio Comune però sarà possibile spostarsi liberamente, anche per fare una passeggiata o per far visita a parenti e amici per un massimo di quattro persone non conviventi, cui si aggiungono i figli under 14 e le persone disabili o non autosufficienti. Mentre è sempre possibile spostarsi se si è in possesso del certificato verde: Il green pass può essere rappresentato dal certificato di vaccinazione (entrambe le dosi), il certificato di avvenuta guarigione da Sars-Cov2 o da quello di un tampone negativo fatto nelle ultime 48 ore. Riaprono i negozi e i centri commerciali (questi ultimi saranno chiusi nei weekend), mentre poco cambia per bar e ristoranti e bar che dovranno proseguire solo con l’asporto. Alle scuole superiori ritorna in presenza almeno per il 70% degli studenti e fino a un massimo del 100 per cento. (Leggi tutte le regole)