Corruzione in appalti pubblici a Nuoro, vertici Consorzio muti davanti al Gip

Il gip del tribunale di Nuoro , Claudio Cozzella ha confermato gli arresti domiciliari per Pier Gavino Guiso, il presidente del Consorzio industriale provinciale (Cip), finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, nell’ambito dell’inchiesta “Il sistema”. Secondo la Procura era stata creata una rete tra pubblici ufficiali ed imprenditori, “finalizzata ad assoggettare la gestione del danaro pubblico all’interesse privato”, nel settore dei rifiuti e degli impianti fotovoltaici.

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Guiso si è presentato in tribunale per l’interrogatorio di garanzia, assistito dal suo avvocato Giuseppe Luigi Cucca, e si è avvalso della facoltà di non rispondere: “Lo farà appena avremo conoscenza compiuta degli atti”, ha detto il legale all’Ansa. Confermate anche le misure di obbligo di dimora ad Antonio Busi e Luigi Zilli, rispettivamente direttore e consulente della società Antica fornace villa di chiesa, che opera nell’area industriale di Ottana, indagati per l’acquisizione di terreni per la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Anche loro si erano avvalsi della facoltà di non rispondere. Ha scelto invece di parlare Salvatorico Mario Serra direttore del Consorzio industriale nuorese, ai domiciliari come Guiso. Oltre alle accuse di corruzione e turbativa d’asta deve rispondere di falso in atto pubblico. Serra era assistito dal legale, Rinaldo Lai.

“Le gare d’appalto non sono mai state bandite – ha detto l’avvocato – e non c’è stata nessuna sovrafatturazione del prezzo per altri scopi, solo la richiesta di modificare un preventivo per includere oltre allo svuotamento, la bonifica e lo smaltimento dei liquami”. Per Serra il giudice si è riservato di decidere. Nell’inchiesta sono indagati anche l’imprenditore calabrese, Tonino Marchi e il consulente della società, Donato Sabatini, per la gara d’appalto per la realizzazione della piattaforma del trattamento dei rifiuti a Ottana. Entrambi destinatari dell’obbligo di dimora, saranno interrogati dal tribunale di appartenenza.

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