Coronavirus, il piano anti contagio. Controlli per chi arriva in Sardegna

La Sardegna mette in campo tutte le forze per affrontare la diffusione del coronavirus. Nell’Isola le istituzioni e il mondo della sanità hanno avviato una serie di misure per evitare il contagio e riuscire a non farsi trovare impreparati a qualsiasi emergenza. Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha deciso di stringere le maglie per chi arriva in Sardegna, disponendo controlli serrati nei porti e negli aeroporti. L’ordinanza firmata ieri dal governatore ha come obiettivo aumentare “le misure a tutela della salute pubblica per contrastare con ogni mezzo possibile la diffusione del coronavirus sul territorio regionale”.

I controlli saranno effettuati su tutti i passeggeri provenienti da qualsiasi scalo. Oltre i controlli è importante riuscire a preparare tutto il personale sanitario, questione della quale si sta occupando l’assessore regionale, Mario Nieddu che stamattina incontrerà a Cagliari le rappresentanze sindacali dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per la condivisione delle misure di intervento nella gestione dei possibili casi di coronavirus.

Sono stati coinvolti in questa operazione sanitaria anche i Comuni, attraverso un decalogo, inviato dal ministero della Salute, che da un lato indica come evitare il contagio e dall’altro evitare le psicosi ricordando che i prodotti ‘made in china’ non sono pericolosi, così come il coronavirus non è trasferito dagli animali di compagnia. Intanto cominciano ad arrivare le prime proposte ‘parallele’ rispetto alla questione sanitaria vera e propria. Ad avanzarla è il consigliere regionale del Pd, Roberto Deriu, che lancia la campagna ‘Sardegna sicura’: “Se il presidente Solinas avesse voglia di salvare qualche vita umana e la stagione turistica – scrive Deriu su Facebook – dovrebbe promuovere una grande operazione. L’Isola è facile da controllare, coi suoi pochi accessi verso i continenti.  Si fa lo sforzo di verificare le condizioni di tutti coloro che entrano, ordinatamente si fa fare il test a tutti noi residenti, e si offre al mondo un luogo di vacanze sicuro e sotto controllo. Sarebbe il boom e un nuovo inizio”.

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