Combattente italiano ucciso dall’Isis, nella sua unità c’era il sardo Caria

Il Tribunale di Cagliari deciderà oggi sulla richiesta di sorveglianza speciale per Pierluigi Caria, noto come Luiseddu, 34 anni di Nuoro, accusato di aver combattuto in Siria come foreing fighter al fianco dei curdi contro i miliziani dell’Isis. Faceva parte delle Ypg (Unità di protezione del popolo), le stesse in cui operava Lorenzo Orsetti, il fiorentino di cui l’Isis ha rivendicato l’omicidio. Davanti al giudice Giovanni Massidda sarà ascoltato il questore di Nuoro Massimo Colucci, lo stesso che ha chiesto la sorveglianza speciale per Caria, militante indipendentista e figlio di uno dei fondatori di Sardigna Natzione.

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A sostegno del 34enne, stamattina la Rete Kurdistan-Sardegna ha organizzato un presidio di solidarietà di fronte al Palazzo di giustizia. Caria era stato indagato lo scorso anno dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari perché sospettato di combattere in Siria contro gli jihadisti al fianco del Pkk, il partito comunista curdo. Era stato poi fermato a settembre e privato del passaporto perché, secondo la Dda, stava per ripartire per la Siria dove si sarebbe riunito alle formazioni anti-Isis.

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