Centinaia di persone, circa duecento, si sono radunate ieri mattina davanti all’area archeologica di Mont’e Prama, nel Comune di Cabras, dove sono stati rinvenuti i Giganti, per chiedere il riavvio degli scavi ormai fermi. Tra le richieste emerse durante la manifestazione, sostenuta dalla fondazione Nurnet, quelle di valorizzare le scoperte fatte e continuare a scavare anche in un’area vicina dove attualmente sorge una vigna perché, sostengono, potrebbero esserci altri reperti archeologici.
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Presente anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Gabriella Murgia: “È un sito archeologico di enorme importanza, non solo per la storia, la cultura e l’identità della nostra terra. La rilevanza di Mont’e Prama è riconosciuta a livello internazionale” si legge in un comunicato: “Abbiamo una risorsa culturale – prosegue – dal valore inestimabile. Già in passato i Giganti, dopo il loro ritrovamento, sono rimasti avvolti da un lungo silenzio. Occorre fare chiarezza. Gli scavi sono fermi da troppo tempo, nonostante siano stati stanziati fondi specifici a questo scopo. Oggi per noi è fondamentale dare un segnale di forte interesse per un patrimonio culturale, fra i più importanti del Mediterraneo. Un patrimonio dei sardi e dell’intera umanità”.
[Foto: Giovanni Villa]