8 marzo: in migliaia al corteo di Cagliari per lo sciopero internazionale

Un lungo corteo nero e fucsia, con in testa lo striscione “Manc’una de mancu” (Non una di meno). Anche a Cagliari il movimento delle donne è sceso in piazza per dire no alla violenza di genere sulle donne, le disuguaglianze e prendere la parola sulle emergenze attuali. Il capoluogo è stato teatro di “Lotto marzo”: alcune migliaia di ‘femministe 2.0’, come afferma Serena Pillai, insegnante, hanno aderito allo sciopero globale indetto in oltre 40 Paesi. Per 24 ore le donne hanno incrociato le braccia al lavoro e si fermeranno le attività di cura. Si son date appuntamento davanti all’ex carcere di Buoncammino dove hanno atteso i pullman da Sassari, Oristano e Olbia. “Vogliamo contarci vive”, “Scioperare è il nostro atto d’amore per il mondo”, sono alcuni degli slogan. Il serpentone coloratissimo e rumoroso, tra bandiere della pace, cori, fischietti, slogan, tamburi e matriosche, tanti cartelli come quello delle studentesse del Liceo Siotto, “Per una scuola ricca di differenze”, ha attraversato le vie dalla periferia al centro paralizzando il traffico.

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“Una nuova primavera che vede in primo piano un movimento trasversale e che attraversa le generazioni”, afferma Carla, studentessa. Giulia e Aurora, studentesse di 15 anni, tengono in mano un mazzo di mimose. “Siamo qui per tutte e soprattutto la pace”. C’erano le donne che hanno scritto la storia del femminismo in Sardegna accanto alle nuove leve, studentesse di scuole e atenei, centri antiviolenza, associazioni, sindacati di base. Non un corteo separatista, in coda si sono uniti anche gli uomini. “L’8 marzo torna ad essere un momento di forte mobilitazione femminista. Torniamo allo scoperto – spiega a nome della rete ‘Non una di meno Cagliari’ Tiziana de Benedetto – per occupare spazi fisici e virtuali, prenderci il diritto di parola”. La manifestazione prevede eventi per tutta la giornata, fino alle 22, e si concluderà in piazza del Carmine con letture, canti, musica e interventi e banchetti informativi (qui il programma completo).

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