Piazza Giorgio Asproni, il salotto buono di Bitti, la piazza per eccellenze cancellata dal fango e dai detriti dopo
l’alluvione del 28 novembre, torna a splendere e diventa il simbolo della rinascita del paese. In quattro giorni, grazie all’intervento dei volontari giunti da ogni parte della Sardegna e che hanno lavorato insieme a vigili del fuoco, uomini di Forestas e militari dell’Esercito nonché le squadre della Protezione civile, ecco la pavimentazione che si rivede. Il fango e le pietre sono stati caricati su quaranta mezzi pesanti che hanno fatto la spola verso le campagne giorno e notte.
A Bitti sono state liberate anche le strade principali del paese, ma sono tante ancora le vie sepolte dal fango, in un paese che conta 68 sfollati e 400 case diventate pericolanti. Gli esperti, tutti coordinati dalla sala della Protezione civile regionale, stanno valutando in queste ore il grado di pericolosità di strade e abitazioni. Interventi anche nel Comune, che sorge proprio in piazza Asproni e i cui uffici sono stati invasi dall’acqua subendo notevoli danni. Basti pensare che l’archivio cartaceo dell’ufficio anagrafe, ovvero la storia del paese, è stato pesantemente danneggiato ed è stato trasferito nella sede dell’Archivio di Stato a Cagliari per la ricostruzione. Acqua e fango hanno travolto anche gli hard disk dei computer comunali.
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