Auto carabiniere bruciata a Orgosolo, l’attentato rivendicato su Internet

“Appiccare il fuoco alle istituzioni”. È il titolo di un comunicato stampa pubblicato sul blog Roundrobin.info che rivendica l’attentato ai danni di un carabiniere avvenuto a Orgosolo nella notte tra lunedì e martedì. A firmare il comunicato è il sedicente Movimento giustizia proletaria. “Rivendichiamo – si legge – la collocazione di un ordigno incendiario nella macchina di un servo delle forze del disordine, in via sicilia, Orgosolo, il 20 Maggio 2019. Se le forze del disordine colpiscono deplorevolmente quando meno aspetti un loro colpo, il Movimento Giustizia proletaria non è da meno”.

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Difficile al momento sapere se si tratti di un movimento realmente esistente, della burla di qualcuno o dell’iniziativa di un singolo. Il movimento parla di “prima azione”, i toni richiamano gli anni ’60 e ’70 con un esplicito riferimento alla lotta armata:  “Il Movimento Giustizia Proletaria si esplicita nella sua forma di diffusione ed agitazione, al popolo Italiano, invitando tutti i compagni e gli stanchi di questa oligarchia nazionale a seguire gli svolgimenti del medesimo movimento”. Ancora, Giutizia proletaria “non è un partito politico, ma un movimento rivoluzionario; le sue fila saranno aperte a tutti gli Italiani che desiderano sinceramente ristabilire la democrazia Politica in Italia ed istaurare la giustizia sociale”.

Il logo del comunicato

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Infine il riferimento all’auto del carabiniere bruciata il 20 maggio: “una cellula del Mgp ha innescato un incendio alla macchina di uno sbirro. Non è l’azione ad essere importante, quanto l’obbiettivo stesso. Il significato non è eclatante, quanto il richiamo all’azione che questa azione vuole rappresentare”. Secondo quanto riporta L’Unione Sarda il documento è finito all’attenzione della Digos che ha avviato le indagini e starebbe cercando informazioni più dettagliate sugli autori del blog ‘Round robin’.

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