Assalti portavalori, sentenza a marzo: chieste condanne per oltre 300 anni

Verrà pronunciata entro la prima settimana di marzo la sentenza al maxi-processo contro la presunta banda (26 imputati) accusata di numerosi assalti a furgoni portavalori. Nessuna ricusazione per il presidente del collegio giudicante, Ermengarda Ferrarese, contestata da alcuni imputati perché in fase di indagini, in qualità di Gip, aveva firmato delle proroghe per le intercettazioni poi finite nel fascicolo processuale. La Corte d’appello di Cagliari ha dichiarato inammissibili le ricusazioni, condannando i due imputati a 1.000 euro di ammenda. La richiesta di astenersi per il giudice è tardiva perché già oltre un anno e mezzo i difensori avevano a disposizione le carte processuali. La richiesta è stata invece formulata dagli imputati a dibattimento praticamente concluso quando stava per iniziare la requisitoria.

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Il pm ha chiesto condanne complessive per oltre 3 secoli, sollecitando trent’anni di reclusione per il presunto capibanda Giovanni Olianas e i suoi vice Luca Arzu e Angelo Lostia. Le accuse, a vario titolo, vanno dall’associazione a delinquere a numerose rapine, alcune realizzate altre tentate. Tra gli episodi contestati ci sono assalti armati compiuti tra l’ottobre del 2013 ed il marzo 2016: tra questi la rapina alla sede della Vigilanza Sardegna di Nuoro (14 ottobre 2013, bottino 5 milioni di euro), il tentativo di assalto alla Mondialpol di Arzachena (27 luglio 2015), il colpo al portavalori della Vigilpol sulla statale 131 a Bonorva (1 settembre 2015, bottino 500 mila euro).

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