È approdato a Cagliari, nell’aula della Corte d’Assise, il dibattimento del maxi-processo per gli assalti ai portavalori in Sardegna. Dopo le prime due udienze celebrate nell’aula bunker del carcere di Bancali, a Sassari, il collegio presieduto da Ermengarda Ferrarese (con a latere i giudici Giovanni Paolo Piana e Fabio Rivellini, entrambi del Tribunale di Lanusei) si è dunque spostato nel capoluogo sardo, dove questa mattina il presidente ha rigettato tutte le istanze sull’ammissibilità delle intercettazioni presentate dai legali delle difese. A giudizio ci sono 12 imputati detenuti e altri 16 tra domiciliari e indagati a piede libero: oggi in aula solo due detenuti erano assenti.
Accusati di associazione per delinquere e svariate rapine compiute in varie zone dell’isola vi sono l’ex vice sindaco di Villagrande (Ogliastra) Giovanni Olianas, considerato tra i capi della presunta banda che assaliva i furgoni portavalori insieme con Luca Arzu, Angelo Lostia e Salvatore “Toreddu” Sanna. Più lievi le imputazioni per tutti gli altri indagati. Respinte dal collegio presieduto dal giudice Ferrarese anche le eccezioni sulla nullità dell’udienza preliminare e quelle sulla competenza territoriale. Nella prossima udienza, fissata per il 23 giugno, verrà anche nominato il perito per trascrivere le intercettazioni mentre tutte le altre udienze – sino alla pausa estiva – verranno celebrate con convocazioni dalla mattina al pomeriggio, così da cercare di accorciare i tempi del dibattimento.
