Agguato mortale a Ittireddu, si segue la pista dei cavalli

Chi ha ucciso Alessio Ara, il manovale di 35 anni ammazzato davanti a casa della madre a Ittireddu (Sassari), conosceva bene le sue abitudini, anche quelle più recenti. Ne sono certi gli investigatori, da ieri sera al lavoro per cercare di capire quale mano ha colpito in via De Gasperi, alla periferia del paese (foto d’archivio).

Il 35enne era tornato a vivere in quella villetta da un mese e mezzo, dopo la fine della sua relazione con la
fidanzata di Bonnanaro (Sassari). Il killer – ma le indagini dei carabinieri non hanno ancora assodato se si trattasse di una o più persone – lo sapeva. È andato a colpo sicuro ed è entrato in azione aiutato dal buio.

L’inchiesta, guidata dal sostituto procuratore Carlo Scalas, è diretta in ogni direzione. Gli investigatori tendono a escludere che l’assassino di Ara si nasconda fra i suoi compaesani. La piccola comunità, 550 abitanti, non ricorda nella vita del giovane alcun fatto che possa aver ispirato un’esecuzione del genere. Si cerca, invece, di capire se l’operaio edile avesse lasciato qualche conto in sospeso a Bonnanaro, paese che frequentava per via della relazione sentimentale con una ragazza del posto. Ma col passare delle ore è sempre più consistente anche l’ipotesi che il suo omicidio nasca nell’ambiente dell’equitazione.

Il manovale era appassionato di cavalli, proprio come l’amico Giampietro Argiolas, allevatore di Noragugume, di 42, che il 18 novembre dello scorso anno venne ucciso con una fucilata in pieno volto, sulla provinciale 33. Alessio Ara è stato ucciso da due colpi di pistola al petto. Non è morto sul colpo, ma l’equipe medica del 118 non ha potuto fare nulla per salvarlo.

L’omicidio di Ittireddu è stato il secondo nella giornata di ieri dopo l’agguato mortale a Busachi, nell’Oristanese.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share