Resto (in Sel) ma non desisto

Dal deputato ed ex segretario regionale di Sel Michele Piras riceviamo e pubblichiamo. 

Al fine di sgomberare il campo da ogni equivoco comunico che resterò in Sinistra Ecologia Libertà, partito che ho concorso a fondare, a dirigere e a far crescere. Resto ma non desisto dalla battaglia politica, che è anche quella delle idee e fra prospettive che a volte si incontrano ed a volte divergono. L’unanimismo, particolarmente se tende ad insabbiare un dibattito pubblico costituisce un punto di crisi di una formazione politica democratica, che deve avere la capacità di affrontare il conflitto, quando è possibile mediarlo, altrimenti prenderne atto. Senza rifuggirlo, poiché questo atteggiamento (tuttavia tradizionalmente molto diffuso a sinistra) rischia alla lunga di determinare crepe più profonde.

E purtroppo mi corre l’obbligo di constatare che da qualche tempo a questa parte, ad ogni livello (nazionale e locale) la discussione politica dentro SEL ha perso di intensità e soprattutto di serenità. Considero l’uscita di Gennaro Migliore ed altri compagni una grave perdita per SEL e tuttavia penso che con loro si dovrà trovare il modo per continuare un percorso. Penso che SEL debba ritrovare la sua vocazione originaria, quella che sapeva osare l’innovazione e costruire percorsi di cambiamento. Penso che SEL debba concorrere a livello nazionale a ricostruire il centrosinistra e quindi una proposta di governo democratico e progressista del Paese, come già facciamo in molte Regioni e Comuni.

Altrettanto continuo a considerare Nichi Vendola una risorsa difficilmente sostituibile della Sinistra. E mi voglio prendere il lusso di voler bene ad entrambi, senza perciò rinunciare a ciò che penso. Prima che un fatto organizzativo il centrosinistra è un popolo, che condivide bisogni, speranze ed ambizioni comuni. La sinistra non si ricostruisce definendo un perimetro (o magari ergendo nuovi steccati). E il centrosinistra non si può ricostruire in negativo rispetto alla sfida di innovazione che Matteo Renzi sta lanciando al Paese. A prescindere dal fatto che essa possa essere del tutto condivisa o meno.

Perciò – mantenendo la mia autonomia di giudizio – anche perché avverto una responsabilità innanzitutto nei confronti di chi mi ha votato e sempre sostenuto, continuerò la mia battaglia dentro SEL, prestando il mio piccolo contributo a costruire legami, trame politiche e di comunità nel campo vasto dei democratici, dei progressisti, dei sovranisti e delle persone comuni, che soffrono quotidianamente più di quanto soffra il ceto politico nelle sue eterne ed irrisolte convulsioni.

Michele Piras
Deputato SEL

 

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