Un programma straordinario per la riduzione delle perdite di acqua nelle reti idriche a uso civile dei centri urbani della Sardegna: è quanto prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta della Presidenza, in collaborazione con l’assessorato dei Lavori Pubblici che ha approvato gli indirizzi generali per l’attuazione da parte dell’ente di gestione Egas. Il soggetto attuatore sarà Abbanoa, cui spetterà bandiere le gare d’appalto che verranno finanziate con le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 (Fsc).
“È urgente un intervento importante e diffuso che riduca drasticamente le troppe perdite e gli sprechi nelle reti di distribuzione – afferma l’assessore Edoardo Balzarini -: con la collaborazione di tutti i soggetti deputati alla gestione dell’acqua, abbiamo perciò avviato un programma di interventi che parte dalla conoscenza della situazione reale ed è capace di incidere profondamente nel sistema attuale. Il piano di intervento prevede inoltre che, nel prosieguo, laddove l’attuale livello di conoscenza delle reti non consenta di poter predeterminare la proposta degli interventi necessari a perseguire l’obiettivo strategico di una riduzione significativa e duratura delle perdite di rete, si dia corso ad un sistema concatenato di attività”..
Balzarini, da titolare dei Lavori pubblici, ha infatti la super visione di Abbanoa. E spiega ancora: “per conoscenza si devono intendere lo studio, l’analisi, la diagnosi e la prognosi delle reti di tutti i Comuni individuati. Quindi attraverso interventi di manutenzione straordinaria, su un massimo di 40 Municipi prioritari, contiamo di conseguire un primo risultato apprezzabile con l’impiego non superiore al 50 per cento dello stanziamento disponibile. Sulla base degli ‘indirizzi per gli interventi strutturali e dell’ordine di priorità’, Egas potrà quindi autorizzare e dar corso, sempre attraverso i gestori, alle fasi di progettazione e realizzazione degli interventi strutturali ritenuti necessari per consolidare l’obiettivo perseguito”.
Quanto alle risorse, l’importo base degli investimenti sarà di 68 milioni di euro assegnati alla Sardegna attraverso la linea d’azione 2.2 della programmazione Fsc 2014-2020. Tali risorse sono state state individuate dalla delibera del 24 gennaio 2017 e messi in capo alla Direzione generale dell’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna (Adis). Si tratta di soldi finalizzati proprio alla riduzione delle perdite nella rete di distribuzione dell’acqua potabile. A questi 68 milioni vanno sommati i 30 assegnati alla Regione dal ministero dell’Ambiente con una delibera 55 del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), firmata il 1° dicembre 2016 e ugualmente dedicata alla realizzazione degli interventi di miglioramento del Servizio idrico integrato (Sii) “attraverso azioni di risanamento strutturale e riassetto funzionale delle reti di distribuzione idropotabile dei centri urbani con maggiori criticità della Sardegna”, è scritto in una nota diffusa dall’assessorato ai Lavori pubblici.
Nella pratica, gli interventi riguarderanno opere di manutenzione straordinaria delle reti esistenti e opere strutturali di efficentamento, adeguamento e riordino delle stesse reti, prevedendo anche la massiva sostituzione delle condotte, quando necessario. “Il programma degli interventi specificherà gli obiettivi da realizzare, le infrastrutture programmate e i tempi di realizzazione”, concludono dalla Regione.
