Oristano, la Provincia sfratta l’Università. Mobilitazione e assemblee

Ha tutto il sapore di una intimazione di sfratto il provvedimento col quale l’amministrazione provinciale di Oristano ha intimato al Consorzio Uno di lasciare entro l’1 febbraio i locali del Monastero del Carmine che ospitano i corsi universitari avviati in città dalle Università di Cagliari e di Sassari. All’intimazione, il presidente del Consorzio Uno Gianvalerio Sanna ha risposto con una lettera agli studenti, al personale, ai docenti e ai collaboratori con la quale accusa la Provincia, socio fondatore del Consorzio Uno, di avere in sostanza decretato la fine dei corsi e la chiusura della sede universitaria di Oristano a vent’anni esatti dall’apertura. Con la stessa lettera, Sanna annuncia però che il Consorzio Uno si opporrà con tutte le sue forze all’intimazione della Provincia, sia mobilitando tutti gli interessati e attivando subito “tutti gli strumenti che la Legge mette a disposizione di chi viene così ingiustamente e immotivatamente aggredito”. Per evitare lo sgombero “di persone e cose”, la Provincia ha chiesto al Consorzio Uno il pagamento di un affitto annuo, fissato inizialmente in 288 mila euro e successivamente ridotto a 178 mila euro, che il Consorzio Uno ritiene però non dovuto. “La Provincia – ha detto Sanna – sta abdicando al proprio ruolo di promotore degli interessi generali della comunità in nome di un obbligo a valorizzare il proprio patrimonio che in realtà obbligo non è, perseguendo esclusivamente il proprio interesse economico”. La questione sarà oggetto di un’assemblea pubblica convocata dal Consorzio Uno al Chiostro del Carmine mercoledì 25 gennaio, alle 17.

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