L’uxoricidio di Anna Doppiu? A Sassari i consiglieri M5S: “È danno di immagine”

Proposta choc in consiglio comunale a Sassari a una settimana dall’omicidio di Anna Doppiu, la donna assassinata dal marito dopo una violenta lite domestica: i consiglieri del Movimento 5 Stelle chiedono che l’amministrazione comunale si costituisca parte civile nel processo contro l’uxoricida. Il motivo della richiesta? Secondo i firmatari Desiré Manca e Maurilio Murru (il nome di Marco Boscani, terzo consigliere grillino a Sassari, è cancellato a penna dalle due pagine) l’omicidio avrebbe creato un danno di immagine per una “città a vocazione turistica come Sassari”: sarebbe dunque legittima per la città la richiesta dei danni all’omicida.

Il documento è stato proposto come ordine del giorno al Consiglio comunale (qui il link) e salvo ripensamenti, verrà discusso dall’assemblea sassarese nelle prossime settimane. La motivazione della richiesta è in premessa: “La legittimazione alla costituzione di parte civile dell’ente territoriale che invoca un danno alla propria immagine è ammissibile anche in riferimento ad un reato commesso in danno di privati, purché tale tipologia di danno sia in concreto configurabile, e per una città a vocazione turistica è agevolmente deducibile la prova del pregiudizio di immagine, al suo sviluppo turistico e alle attività ad esso collegate“. Si chiede dunque al consiglio comunale di impegnare sindaco e giunta a costituirsi parte civile nel procedimento penale contro Nicola Amadu, l’ex panettiere di 67 anni reo confesso dell’omicidio della moglie e detenuto in carcere in attesa di processo.

In caso di risarcimento per il danno di immagine subito, chiariscono i consiglieri, l’importo dovrà essere devoluto a una associazione antiviolenza a tutela delle donne.

Immediata la risposta da alcuni consiglieri comunali della maggioranza: “Anna è stata pestata a morte dal marito e bruciata viva – scrive Lalla Careddu (Città Futura). – L’abbiamo seppellita quattro giorni fa. Inizia ora per i suoi figli, per i suoi nipoti, per i parenti dell’uomo che l’ha uccisa un calvario fatto di sofferenze indicibili, di processi, di stigma sociale. Un bel numero di nostri concittadini segnati, per sempre, da un dolore senza fine. Di questa vicenda non sappiamo nulla, nulla sappiamo di lui, ma la giustizia farà il suo corso. Il Movimento 5 Stelle sassarese con un ordine del giorno chiede che il comune si costituisca parte civile contro l’uxoricida ‘Per danni di immagine a una città con vocazione turistica’: vergogna, perché non vi siete presi nemmeno la briga di riflettere un momento sulla tragedia di una famiglia, perché anche se manifestate la volontà di devolvere quei soldi alle associazioni non vi siete posti il problema che qua non ci sono in gioco solo i soldi, ma lo strazio di una comunità; perché scrivete che a Sassari si è consumato ‘il più brutale uxoricidio mai avvenuto nella storia giudiziaria del nostro paese’, dimostrando di non conoscere affatto quale sia l’atroce storia di tutti i femminicidi avvenuti nel nostro paese. Vergogna perché parlate delle ‘nostre’ donne, alimentando anche semanticamente che le donne siano di qualcuno, e perché non avete considerato che se anche questa follia passasse, per il risarcimento la giustizia si rivarrebbe sul patrimonio familiare, condannando a una sofferenza ulteriore la famiglia dell’uccisa. Avete sfruttato una disgrazia per un frettoloso ordine del giorno per avere qualche riga sul giornale, per una campagna elettorale sul corpo martoriato di una donna”.

Francesca Mulas

 

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