Sardegna promozione risorge: 1,3 milioni al Cagliari calcio

Oltre ai rossoblù, soldi anche alla Torres maschile (350mila) e femminile (175mila) e ad altri soggetti. Totale: 3,5 milioni di euro.

Tre milioni e mezzo “per azioni di co-marketing 2014/2015” suddivisi tra Cagliari calcio (1,3 milioni), le new entry Torres maschile (350mila euro) e femminile (175mila euro), il Cus Cagliari (175mila), la Dinamo Sassari (900mila euro), quindi 300mila euro al velista Andrea Mura per la ‘Route du rhum’ e altrettanti al Rally Costa Smeralda. Sono gli ultimi atti di Sardegna promozione. Lo precisa una nota della Regione: “Questo sarà l’ultimo atto dell’attività di Sardegna promozione – si legge infatti nella nota stampa – che porta così a termine impegni già assunti in precedenza dall’agenzia”.

Alla fine dello scorso maggio, la Corte dei conti aveva tracciato un quadro desolante (leggi) di Sardegna promozione. Nel mirino della sezione di controllo erano finiti il reality Sweet Sardinia (leggi) e anche i denari transitati dalle casse regionali ai conti correnti del Cagliari calcio (due milioni di euro, leggi) e di altre squadre isolane. La Corte dei conti rimarcava che nei casi esaminati, il confine tra mera sponsorizzazione (proibita dalla legge) e un’articolata promozione, è alquanto labile.

Gli “impegni già assunti in precedenza” cui fa riferimento la nota della Regione dovrebbero essere stati presi dall’ex direttore Mariano Mariani, poi destituito dalla giunta Pigliaru, che ha deciso anche in seguito a quei rilievi di commissariare l’ente e di andare – lo ha dichiarato l’assessore al Turismo Francesco Morandial suo scioglimento (leggi). E questo apre altri interrogativi  sulla trasparenza della precedente gestione perché di quegli “impegni” non c’è traccia sul sito dell’agenzia. Fatto sta che gli “impegni” devono essere stati assunti in precedenza, perché con l’arrivo della nuova giunta ‘Sardegna Promozione’ viene non solo commissariata ma anche del tutto svuotata di risorse. Quindi la sponsorizzazione del Cagliari non può che essere la conseguenza di un adempimento obbligato da accordi assunti prima. Che però, come si è detto, non risultano.

L’unico atto che può far pensare a un legame tra la decisione di oggi e il passato è costituito da una delibera della giunta Pigliaru, che richiama un precedente documento firmato a febbraio dall’allora vicepresidente Simona De Francisci. In quell’atto si richiamava la necessità di “assicurare continuità ad alcuni programmi di promozione riguardanti i grandi eventi sportivi di rilevanza internazionale e di grande impatto economico a livello locale”. Un indirizzo poi ripreso dall’ex direttore centrale Mariani, al quale la giunta Pigliaru ha approvato una variazione di bilancio il 13 giugno, nel medesimo giorno in cui l’esecutivo dava il benservito proprio a Mariani.

La questione è particolarmente delicata perché, come Sardinia Post aveva documentato sei mesi orsono, il Cagliari calcio non aveva ottemperato all’accordo con la giunta Cappellacci. Non vi è infatti mai stata alcuna “massiccia campagna promozionale sui social network”- Ne vi sono stati: “mini concorso a premi con prodotti dell’artigianato e dell’enogastronomia isolana; messa in onda di specifici “spot promozionali durante l’intervallo delle partite casalinghe sul maxischermo del Sant’Elia”. Che però non ha alcun maxischermo. Si trova invece traccia delle “rock night” organizzate dall’ex patron Massimo Cellino nella tenuta di Asseminello (ingresso a pagamento, 10 euro), spacciate come promozione della Sardegna.

Questo che appare un mancato adempimento è addebitabile alla precedente gestione del Cagliari calcio. La musica è cambiata con l’arrivo del nuovo presidente Tommaso Giulini, l’11 giugno del 2014. Due giorni dopo Sardegna Promozione viene commissariata. E l’unico atto che emerge dagli atti ufficiali e riconducibile alla ‘gestione’ del commissario (Francesca Murru) è il pagamento di 600 euro ad un’associazione cagliaritana. Allora quando e da chi è stata decisa la sponsorizzazione del Cagliari di Giuliani? Un interrogativo che già circola negli ambienti politici e che pare destinato a suscitare polemiche.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

 

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