Meridiana, al Mise si tratta ancora sul futuro della compagnia

È  andata avanti per tutta la notte la nuova, estenuante trattativa avviata ieri per la salvezza di Meridiana. Dopo 13 ore ore di confronto serrato, contatti con Doha e riunioni ristrette fra sindacati è stata trovata la base su cui costruire il nuovo futuro della compagnia aerea.

Il contratto di riferimento per i dipendenti che resteranno nel perimetro aziendale dovrebbe essere sul modello del CCL, lo stesso applicato ai lavoratori di Alitalia dopo l’accordo con Ethiad ma con un taglio in busta paga del 20 %. Il condizionale è d’obbligo perché al momento la trattativa è ancora in corso. Le parti si sono nuovamente riunite alle 8.30 di questa mattina. Secondo fonti sindacali ci sarebbe il via libera di Qatar Airways sul contratto aziendale, mentre si lavora ancora sugli esuberi cercando di limare i numeri.

Congelata la procedura di licenziamento

Il viceministro dello Sviluppo economico Teresa Bellanova, che ha seguito ininterrottamente il lungo confronto fra sindacati, azienda e Qatar Airways, ha chiesto e ottenuto il rinvio della chiusura della procedura di licenziamento. Dunque finché le parti non metteranno nero su bianco l’accordo non potranno partire le lettere di licenziamento.

Cgil,Cisl, Uil e Ugl artefici della trattativa

La trattativa sul contratto è stata gestita dalle segreterie nazionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che avevano dichiarato l’impossibilità di accettare la proposta del Qatar, un contratto aziendale della validità di 3 anni, molto simile a quello di Airitaly e definito ancor più svantaggioso sotto l’aspetto economico con alcune categorie che avrebbero perso il 50 per cento dell’attuale reddito. Ieri , dopo 6 ore di colloqui fra i sindacati confederali si è arrivati alla proposta da sottoporre al Qatar per arrivare ad un accordo. E dopo altre 6 ore e vari scambi di mail fra Roma e Doha si è arrivati ad un accordo sul contratto ma non ancora sul numero degli esuberi che Governo e sindacati vorrebbero ridurre rispetto ai numeri proposti dal Qatar ,ovvero 406 lavoratori al netto delle adesioni alla non opposizione alla mobilità che sono circa 250.

La risposta di Apm, Usb e Cobas

Sono rimaste fuori dalla trattativa preliminare le sigle che rappresentano il più alto numero di lavoratori in Meridiana: Usb che conta circa 350 assistenti di volo iscritti, Apm, con una settantina di piloti e Cobas, sigla scelta da circa 90 tecnici di Meridiana Maintenance. In un comunicato le tre sigle evidenziano le incongruenze dell’eventuale accordo: il dualismo aziendale principalmente, le condizioni economiche penalizzanti rispetto al contratto collettivo nazionale di settore in vigore in Alitalia e l’elevato numeri di esuberi. Apm, Usb e Cobas valuteranno le risposte adeguate da dare alla proposta.

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La protesta nello scalo del Costa Smeralda

E mentre a Roma continuano le trattative, le prime notizie sull’esito del lungo incontro fra Governo, Meridiana e sindacati ha suscitato la reazione dei lavoratori di tutti i settori. Per iniziativa di un gruppo di lavoratrici del settore Revenue Accounting che si occupa del controllo degli incassi dei biglietti aerei, è sorto un gruppo spontaneo di protesta nella scalo del Costa Smeralda. Le impiegate e gli impiegati, dopo aver chiesto e ottenuto il permesso dei dirigenti hanno incrociato le braccia seduti sul pavimento dello scalo. Al gruppo si stanno via via unendo assistenti di volo, piloti, tecnici di Meridiana maintenance e impiegati di altri settori della compagnia aerea. Un forte segnale per dimostrare la contrarietà a ciò che sta accadendo a Roma.

Costanza Bonacossa

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