Don Chisciotte parlerà anche sardo: la presentazione del libro a Madrid

Il sardo ammesso in Spagna tra le 60 lingue del “Don Chisciotte poliglotta”. Nuovo riconoscimento in Spagna per la traduzione dell’opera di Cervantes in Limba Sarda Comuna.

Il museo di El Toboso, al quale poche settimane fa una delegazione di associazioni isolane aveva donato la
traduzione in limba dell’opera dell’autore iberico, ha deciso “in extremis” di ammettere il sardo all’interno del “Quijote poliglota”. Si tratta di una prestigiosa pubblicazione che verrà presentata dall’Istituto Cervantes di Madrid in occasione della ricorrenza dei 400 anni dalla morte dello scrittore.

A comunicare il riconoscimento sono state nei giorni scorsi, con una lettera inviata al Coordinamentu pro su Sardu Ufitziale di Cagliari, la responsabile del progetto, e direttrice del museo, Antonia Martines e lo stesso sindaco della cittadina patria della Dulcinea donchisciottesca Pilar Arinero Gomez. All’opera stanno collaborando prestigiose accademie, istituti di cultura, università, associazioni, scrittori e intellettuali iberici e di tutto il mondo.

Il sardo, non previsto inizialmente nella progettazione dell’opera, è stato inserito grazie alla recente spedizione in terra iberica di quattro associazioni sarde. Oltre al CSU, il Circolo dei Sardi di Madrid, l’associazione dei sardi di Barcellona e l’Istituto Fernando Santi, avevano donato un mese fa la traduzione in sardo del libro al museo di El Toboso, centro della Mancha Castiglia, nel quale sono raccolte 400 copie dell’opera in 73 lingue diverse.

L’iniziativa ha suscitato il plauso nelle autorità culturali del luogo e di conseguenza il sardo è stato inserito nel novero delle lingue con le quali le istituzioni iberiche celebreranno la fondamentale opera della letteratura spagnola. “Si tratta di un riconoscimento insperato per la nostra lingua – ha detto Giuseppe Corongiu, portavoce del Coordinamentu ed ex direttore dell’ufficio regionale della lingua sarda – che conferisce prestigio e autorevolezza in un momento non molto felice dei suoi mille anni di vita. Tali risultati si possono ottenere solo quando si ha a disposizione una varietà unitaria standard codificata. Pertanto la scelta della Limba Sarda Comuna, a dieci anni di distanza, si conferma sempre valida”.

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