Libri, racconti siriani tradotti in sardo: l’autore è un ricercatore di Ollolai

È un libro di racconti dello scrittore siriano Zakarya Tamer il primo libro tradotto direttamente dall’arabo al sardo. Autore dell’opera è il ricercatore di lingua e letteratura araba dell’Università di Edimburgo, Alessandro Columbu. Il volume, non tradotto in italiano, conosciuto nella versione inglese di “Breaking Knees” è diventato nella versione in lingua sarda comune “Segamentu de ancas“, ed è stata diffuso nelle librerie nei giorni scorsi dall’editore cagliaritano Condaghes.
Lo annuncia il Coordinamentu pro su sardu Ufitziale, associazione di esperti e appassionati di lingua sarda. Si
tratta di una raccolta pubblicata nel 2002 dall’intellettuale di Damasco, che non può circolare nel Paese di origine dell’autore, e nel mondo arabo in generale, per il suo contenuto. Tamer, infatti, maestro dell’arte del racconto breve arabico, ha condensato in sessanta piccole storie molte delle tensioni e contraddizioni della società siriana. Dalla condizione della donna, al sesso, all’oppressione politica e sociale, alla religione. Per continuare la sua attività artistica, lo scrittore è dovuto espatriare in Gran Bretagna.
“Questa per noi è un’opera-simbolo importantissima – ha commentato Giuseppe Corongiu, portavoce del Coordinamentu ed ex direttore dell’Ufficio linguistico regionale – proprio perché non è tradotta in italiano, per cui il sardo ci serve per aprirci al mondo con la nostra individualità. Si conferma la validità del progetto di una lingua scritta comune, senza la quale non si possono raggiungere queste vette. L’errore più comune della classe dirigente sarda è invece farsi tentare dalla politica dialettale e folcloristica delle varianti per non sottoporsi al fuoco delle polemiche. Ma questa scelta rinchiude il sardo nel suo ghetto tradizionale e ci rende deboli nelle nostre rivendicazioni linguistiche a Roma, come quella della Rai. La strada giusta è invece quella segnata da questa
splendida traduzione in cui il sardo da prova di essere una lingua già ‘normale'”.

Il Csu ha organizzato per sabato prossimo 24 ottobre alle ore 17.30 presso la Biblioteca Provinciale di Monte Claro la presentazione ufficiale del lavoro di Columbu, nativo di Ollollai.

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