L’amore tra Pasolini e la Callas: su Rai 5 il docufilm firmato da Naitza e Karel

Una storia d’amore impossibile, quella tra Pierpaolo Pasolini e Maria Callas: da un lato il controverso regista e scrittore dichiaratamente omosessuale, dall’altro la diva della musica lirica tormentata e sofferente. Eppure sul set di ‘Medea’, l’unico film che vide Maria nelle vesti di attrice, in tanti giuravano che quella storia sarebbe stata coronata da un matrimonio.

Dell’amicizia tra Pasolini e Callas racconta il  ‘L’isola di Medea’, docufilm scritto e diretto da Sergio Naitza e prodotto dalla società cagliaritana Karel che vedremo sabato notte alle 23.05 (e in replica domenica alle 17.15) in anteprima su Rai 5 in occasione dei 40 anni dalla scomparsa di Maria Callas.

Il film sarà poi in proiezione all’Athens International Film Festival, la più prestigiosa rassegna cinematografica della Grecia, paese di origine della Callas.

gentile-callas-pasolini-credit-foto-mario-tursiL’isola di Medea’ è ambientato a Grado, la città del Friuli Venezia Giulia dove nel 1969 Pasolini scelse di girare la pellicola sulla storia di Medea, la folle maga della tragedia greca di cui scrisse Euripide nel V secolo avanti Cristo. Oltre a Grado, il film venne realizzato tra la Turchia, la Siria e la Toscana, ma il progetto di Sergio Naitza si concentra proprio sui giorni trascorsi in Veneto dove il rapporto professionale tra Pierpaolo e Maria si trasformò in amicizia sincera e profonda. Tra i giornalisti poi girava la foto di un bacio appassionato che contribuì a diffondere le voci di un’unione ben più seria. “Il loro rapporto venne fagocitato dai giornali, dai rotocalchi, dalle televisioni”, sottolinea lo storico del cinema Roberto Chiesi intervistato nel documentario.

E in effetti i periodici dell’epoca titolavano “Viva gli sposi” e “Il regista di ‘Medea’ e la sua prima attrice si baciano con un’intensità che va al di là dei rapporti professionali, qualcuno parla già di nozze” contribuendo alle voci su un prossimo matrimonio.

Il rapporto tra i due è raccontato, nel documentario di Naitza, dalle voci di persone che lavorarono al film o ebbero rapporti di amicizia con i due in quegli anni. “Un amore che lei voleva portare più in là, non capendo che Pierpaolo voleva soltanto la sua amicizia”, sottolinea Nadia Stancioff, che proprio dal set di ‘Medea’ divenne l’assistente personale della Callas. “Maria era innamoratissima di Pierpaolo e nella sua ingenuità infantile pensava di sposarlo – così la scrittrice Dacia Maraini, amica di entrambi – in un certo senso ‘guarirlo’ dalla sua omosessualità”. “Si scambiavano dei regali come fanno due fidanzatini”, ricorda l’attore Ninetto Davoli, amico e collaboratore di Pasolini.

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Il documentario ‘L’isola di Medea’ è impreziosito dai disegni di Davide Toffolo, illustratore e musicista, e dalla colonna sonora del cagliaritano Marco Rocca; direttore della fotografia è Luca Melis mentre il montaggio è curato da Davide Melis. La produzione è affidata a Karel e Lagunamovies, spin off del progetto Lagunafest di Grado, ed è realizzata con il sostegno della FVG Film Commission e della Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Erich Jost Productions. Le voci di  Maria Callas e Pier Paolo Pasolini sono di Sara Alzetta e Daniele Fior.

(foto di Mario Tursi)

Francesca Mulas

 

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