Dopo Distanze del 2010, Pierfranco Zappareddu torna al cinema con il film, o meglio sarebbe dire il “mistero scenico” Il demone di mezzogiorno, “opera costruita e attraversata da rintocchi e brividi dolcissimi” nelle parole del regista. Il nuovo lungometraggio, di cui sono interpreti Barbara Dessì, Sonia Deidda, Andrea Mura, Leonardo Louis Ibañez, Silvia Pietrangeli, Eva Salis, Valentina Angius, Edoardo Siro Sollai, Beatrice Salis, Alberto Guglielmaci, Emanuela Dessì, Virginia Viviano ed Abel Blanco, sarà proiettato in anteprima venerdì 14 giugno alle ore 20.00 al CineWorld (viale Monastir 128) di Cagliari.
Produzione indipendente interamente girata nel capoluogo con l’aiuto alla regia di Stella Sollai su sceneggiatura di Marco Rocca, Il demone di mezzogiorno è un “racconto interiore, un dramma a ciglio asciutto che stringe su silenzi e allarga su panorami sostanziali”. Come spesso accade per Zappareddu, fino dagli anni ’70 prolifico autore e regista teatrale (con esperienze fondamentali quali quella con Eugenio Barba all’Odin Teatret e lunghe permanenze in Spagna) nonché volano capace di convogliare e far girare per la Sardegna il miglior teatro di ricerca europeo, è impossibile riassumere il suo lavoro in una trama: le storie si moltiplicano e si confondono, si nascondono una dentro l’altra, o forse sono sempre una sola. Il demone di mezzogiorno infatti si muove con l’estro poetico dell’astrattismo che libera autore e spettatore da qualsivoglia schema di narrazione preconfezionata, liberando la poesia dell’immagine e del suono, offrendo spaccati dell’animo umano in momenti misteriosi e sofferti. L’opera si annuncia profondamente visionaria, guidata da uno sguardo cinematografico che vaga alla scoperta delle più segrete lacerazioni e infermità della coscienza umana e si fonde nella musica (firmata anch’essa da Marco Rocca) per creare un unico flusso di percezione audiovisiva. Prenotazioni: www.cineworld.info/
Giulia Clarkson
