La Settimana Santa a Oliena con la rappresentazione di S’Incontru

Oliena vanta numerose tradizioni legate alle festività che la comunità rivive con grande senso di partecipazione e appartenenza e che esercitano un grande fascino e sono una forte attrazione turistica per i visitatori. La Settimana Santa e la Pasqua rappresentano per il paese una delle occasioni più importanti dal punto di vista non solo religioso, ma anche storico, culturale, identitario e turistico. La manifestazione quest’anno avrà inizio il 24 marzo e si concluderà 1 aprile. I riti della Settimana Santa si tramandano da secoli e culminano nella Pasqua di Resurrezione con la rappresentazione di S’Incontru, ovvero l’incontro dei simulacri del Cristo Risorto e della Madonna, nella piazza centrale del paese.

All’evento partecipa ogni anno un gran numero di persone che giungono da ogni parte della Sardegna e numerosissimi turisti che colgono l’occasione anche per ammirare le donne, gli uomini e i bambini che indossano il prezioso costume. Il rito ha inizio alle dieci della mattina di Pasqua, quando il simulacro del Cristo Risorto che porta in mano “Sa Pandela” con i meravigliosi ori votivi del costume e il simulacro della Madonna con l’abito della festa e della gioia, sono accompagnati con devozione dalle prioresse alla piazza Santa Maria, dove avviene il solenne incontro. La preparazione dei due simulacri avviene nei rispettivi oratori a cura delle prioresse. Il Cristo nell’oratorio di Santa Croce e la Madonna nell’oratorio di Nostra Signora delle Anime, luoghi in cui avviene la vestizione e da cui si esce in processione in due distinti cortei che si inoltrano nelle vie del centro storico fino ad arrivare alla Piazza Santa Maria.

I due simulacri sono portati in spalla da uomini, “sos aggarradores” e durante il cammino si recita il rosario. Quando, giunti alla piazza sono ormai vicini, si fermano e per tre volte si inchinano in segno di saluto. Al terzo inchino il sacerdote toglie il velo in pizzo nero, ultimo segno di lutto, dal capo della Madonna e in quel momento, simultaneamente in segno di grande gioia, centinaia di uomini dalle terrazze di tutte le case vicine alla piazza, sparano a “a Bivu Deus” e le campane, mute da giorni, suonano a festa. Successivamente una processione di donne e uomini in costume accompagnano i due simulacri verso la chiesa parrocchiale di Sant’Ignazio dove viene celebrata la Santa Messa. Terminata quest’ultima, i simulacri vengono ricondotti nei rispettivi oratori dalle prioresse e, nel solco della tradizione, nella piazza principale iniziano i balli e i canti e vengono offerti dolci e vino Nepente in segno di grande ospitalità e amicizia.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share