Adamo Billai, maestro di launeddas. A Uta convegno e concerto in suo onore

Un destino tracciato da un dono: per il suo battesimo il padrino gli regalò su stracasciu (la custodia porta launeddas). Sopra vi era incisa la data: era il 1873. Al suo interno il maestro di Uta, Adamo Billai, riporrà gli strumenti (da lui costruiti, come da tradizione) che lo faranno diventare un Maestro tra la seconda metà del 1800 e il 1900. Una fama che gli consentirà di parteciparenel 1939 al raduno dei più importanti suonatori della Sardegna al Bastione di Cagliari.

Nell’anniversario dei 50 anni dalla sua morte un evento vuole mantenere vivo il ricordo e tramandare la sua straordinaria esperienza di suonatore che ha animato la vita del paese e di tutto il Campidano. Prima spazio alle testimonianze dirette, ai ricordi agli studiosi; a seguire un concerto sulle note delle launeddas, una vera festa di musica e balli. L’appuntamento è per giovedì 22 dicembrealle 18.00 – presso il Centro sociale di Uta. Durante la serata in un convegno saranno presentati i risultati delle ricerche sui documenti visivi, sonori e biografici di un suonatore attivo fino all’età di novant’anni.

Il programma. A introdurre l’evento i saluti del sindaco di Uta, Giacomo Porcu, del presidente della Pro Loco di Uta, Romano Mossa, del presidente dell’associazione culturale Iscandula, Dante Olianas e del rappresentante del direttivo di Assòtziu Launeddas Sardìnnia, Stefano Cara. Il moderatore, tra aneddoti e curiosità, è il giovane ricercatore di Uta Marcello Trucas, anche lui suonatore. Daranno il loro personale contributo i nipoti Antonio, Efisio e Salvatore Billai. La parola passerà quindi a Raffaele Lobina di Capoterra che ha conosciuto di persona il maestro e a Luisu Piano, un appassionato di launeddas che ha custodito uno strumento di Billai per oltre sessant’anni. In chiusura del primo ciclo di interventi Tonino Leoni che ha studiato la lunga carriera di Billai. A corredo la proiezione di un filmato d’epoca di Giuannicu Billai che mostra il ballo accompagnato dal suono delle launeddas di un altro Maestro, Dionigi Burranca.

Si aprirà quindi un’altra sezione del convegno in cui ci sarà la presentazione delle ricerche effettuate da giovani suonatori di launeddas, collaboratori dell’Associazione. Parlerà per primo Marcello Trucas che ha rintracciato gli strumenti originali di Adamo Billai e altri documenti; a seguire Michele Deiana che ha analizzato le caratteristiche generali e sonore della launeddas del Maestro; poi ancora Gianluca Piras che ne ha misurato le caratteristiche tecniche– in base anche alle registrazioni – seguendo il preciso schema dell’antropologo danese Andreas Fridolin Weis Bentzon; e infine Riccardo Cuccu che ha ricostruito una copia fedele degli strumenti originali. A tirare le fila Dante Olianas, il presidente dell’Associazione Iscandula, che riferirà di una ricerca perimmagini – foto e video noti e rari – sulla figura del Maestro di Uta.
Lasciati da parte gli studi è tempo quindi di prendere in mano le launeddas e suonare. Gli interpreti – su strumenti originali del Maestro e altri – saranno gli stessi giovani ricercatori.

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