A Cagliari gli eventi della compagnia Le Voci del tempo: l’Italia di Olivetti e Steinbeck

Ripartono a Cagliari le iniziative della Compagnia Le Voci del Tempo, un singolare percorso narrativo della storia raccontata attraverso le vicende di grandi personaggi, grazie all’accostamento di parole, musica, disegni che ha fatto conoscere la compagnia in tutta Italia. Con due nuovi appuntamenti.

Giovedì 28 aprile alle ore 21, all’Auditorium Comunale in Piazzetta Dettori, nell’ambito del XXIX Congresso Istituto Nazionale di Urbanistica (Inu) incentrato sul Progetto Paese (28 al 30 aprile), Le Voci del Tempo Marco Peroni e Mario Congiu chiuderanno i lavori del congresso con il loro spettacolo Direction Home – Viaggio nell’Italia di Adriano Olivetti, una produzione dell’Associazione Pubblico-08.

Adriano Olivetti è stato presidente dell’Inu, dopo la sua rifondazione su basi democratiche e repubblicane, dal 1950 al 1960. Industriale, pensatore, editore, politico e urbanista, egli concepì la fabbrica come luogo in cui produrre bene e non soltanto beni, mezzo e non fine, cuore di una comunità nuova e alternativa al capitalismo e al socialismo. Lo spettacolo accosta alla vicenda olivettiana il linguaggio altrettanto visionario e senza tempo di Bob Dylan, dando vita a un suggestivo gioco di rimandi in cui la campana simbolo del Movimento Comunità e quella dylaniana, metafora di libertà, paiono cantare assieme e sotto lo stesso cielo.

Venerdì 29 aprile, alla Libreria Edumondo, via Machiavelli 73, alle ore 20.00, Le Voci del Tempo propongono invece il loro ultimo lavoro, “Polvere”: si tratta della “messa in concerto” delle parole di John Steinbeck (tratte dal romanzo “Furore”) attraverso le musiche di Woody Guthrie. La polvere rossa dell’Oklahoma è, infatti, la protagonista delle prime, indimenticabili pagine del romanzo: l’opera che racconta l’odissea degli Oakies in fuga verso la California, vero e proprio contrappunto letterario alle Dust Bowl Ballads di Woody Guthrie. In occasione delle celebrazione de Sa die de sa Sardinia – dedicata, nel 2016, dalla Giunta Regionale alla “Sardinia, terra de migrantes” – è parso infatti suggestivo utilizzare la parole di una grande classico della letteratura mondiale dedicato alle migrazioni. Se la parabola è quella degli Okies – i mezzadri in fuga dalle tempeste di sabbia dell’Oklahoma verso la California – è anche vero che il classico non ha tempo, e come tale è più contemporaneo che mai. John Steinbeck (1908-1968), ricevette il premio Nobel per la letteratura come romanziere impegnato nella denuncia delle ingiustizie sociali, proprio per la sua capacità di fare dell’odissea di migliaia di uomini, donne e bambini americani un fatto di portata universale. Steinbeck e Guthrie sono insomma due artisti, due grandi voci popolari che hanno denunciato, pur con strumenti diversi, la miseria che attraversava il loro Paese negli anni della Grande Depressione: Le Voci del Tempo li hanno intonati, accordati, uniti in un unico concerto che ha l’ambizione di parlare di tutte le migrazioni, di ieri e di oggi.

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