Sassari, attentato contro una villa che doveva diventare centro per migranti

Cresce la tensione in Sardegna contro i migranti. Dopo la bomba contro il centro di accoglienza a Dorgali e l’attentato a un venditore ambulante, questa volta nel mirino è finita una villa in cui a breve si sarebbe dovuto insediare un centro di accoglienza a Sassari. La casa, attualmente di proprietà di una coppia di Ozieri, è stata presa di mira da alcune persone che hanno rotto una vetrata, sono entrate e hanno dato fuoco ai materassi arrivati solo qualche giorno fa. La struttura si trova in una strada nelle campagne nell’immediata periferia di Sassari. Proprio ieri gli abitanti della zona si erano riuniti in assemblea di fronte ai cancelli dell’abitazione.

Con toni pacati e in un clima di assoluta tranquillità – così, almeno, sembrava – avevano ribadito la loro contrarietà a quella soluzione. I proprietari, dopo aver vanamente tentato di vendere la casa in cui abitavano, erano riusciti ad affittarla a una cooperativa che stava ultimando le operazioni di allestimento del centro. Gli arredi sono andati distrutti e solo l’intervento di vigili del fuoco e polizia ha evitato danni più gravi. I migranti che avrebbero dovuto trovare sistemazione nella struttura sarebbero una quarantina.

I vandali hanno quindi atteso la notte per colpire: nella villetta, che si trova in via Mela Ruja, una strada tra San Giorgio e Li Punti, sono entrati dopo aver rotto una vetrata. Una volta dentro hanno distruggendo le suppellettili e bruciato i materassi ordinati appena qualche giorno fa. Adesso la casa è in parte inagibile.

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