Mandas, l’ex sindaco Oppus nel mirino: due fucilate alla casa della madre

La casa della madre di Umberto Oppus, ex sindaco di Mandas e attuale consigliere di maggioranza, è stata presa di mira sabato scorso. Due fucilate a pallettoni sono state sparate all’una di notte e hanno colpito il portoncino e la finestra della camera da letto dove dormiva l’anziana donna che però è rimasta illesa. La notizia si è diffusa solo oggi.

L’indagine è in mano ai carabinieri che legano il fatto al ruolo istituzionale del sindaco. Oppus, infatti, guidava il Comune quando venne arrestato l’ex parroco don Pascal Manca per abusi sessuali e nel frattempo trasferito a Villamar. Questa sembra la pista più probabile, visto il clima di tensione che si respirò nel paese quando per il prete scattarono le manette.

In queste ore, sulla bacheca Facebook di Oppus vengono pubblicati post di solidarietà in cui si plaude al suo lavoro all’Anci, dove l’ex primo cittadino è direttore e dove venerdì c’è stato lo scontro per l’elezione del nuovo presidente. Ma si tratta di un fatto che nulla c’entra con le due fucilate a casa della madre, sparate sabato 17 settembre, quindi ben prima che i sindaci votassero nell’assemblea di Abbasanta. I militari dell’Arma escludono anche la situazione in Comune, dove mesi fa a Oppus è stato tolto l’incarico da vicesindaco per divergenze con l’attuale primo cittadino, Marco Pisano.

All’ex sindaco la solidarietà dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru a nome dell’intera Giunta. “Manifestiamo ferma condanna per l’atto intimidatorio che ha colpito la famiglia del direttore dell’Anci, Umberto Oppus. Siamo di fronte – ha dichiarato il governatore – a un gesto vile che offende i principi della civile convivenza e a una forma di violenza che deve essere sempre respinta con durezza e combattuta. A Oppus esprimiamo, in questo difficile momento, piena solidarietà e sostegno”.

Così il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau: “Solidarietà e massimo sostegno al direttore dell’Anci Sardegna, Umberto Oppus, per l’atto intimidatorio subito dalla famiglia dell’ex sindaco di Mandas. Quanto è accaduto – ha dichiarato – è un atto ignobile e vile che va condannato con forza. Ci auguriamo che vengano al più presto individuati i responsabili, chi commette atti di questo tipo non può rimanere impunito”.

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