È il giorno del dolore a Capoterra: dalle 10 di questa mattina è aperta nella sala consiliare del Municipio la camera ardente per l’ultimo saluto a Fausto Piano, il tecnico della società Bonatti rimasto ucciso una settimana fa in Libia dopo essere stato rapito insieme a tre suoi colleghi. La salma di Piano è arrivata stamattina a Elmas da Roma con un aereo militare: un ritorno travagliato, visto che prima del decollo da Tripoli le autorità libiche hanno disposto un’autopsia sui corpi di Piano e del suo collega siciliano Salvatore Failla, morto insieme a lui, ritardando gli esami dei medici italiani e la conseguente restituzione dei corpi ai familiari. L’amministrazione comunale di Capoterra, che in questi mesi è rimasta vicina alla famiglia dell’uomo, ha proclamato per oggi, giorno dei funerali, il lutto cittadino.
Da questa mattina parenti, amici e conoscenti stanno portando il loro saluto commosso a Fausto Piano: una comunità intera stretta attorno alla moglie Isa e ai figli Giovanni, Stefano e Maura che in questi ultimi giorni hanno scelto di vivere il loro dolore nel silenzio.
“Abbiamo voluto fortemente la camera ardente nella sala consiliare del comune – dice il sindaco Francesco Dessì – per far sentire la nostra vicinanza e quella di tutta la comunità alla famiglia e a Fausto. È un momento di grande tristezza. Non avremmo mai immaginato un epilogo del genere: tre giorni prima che arrivasse la tragica notizia avevo parlato con il figlio Stefano, trovandolo molto speranzoso. Poi è successo quello che tutti sappiamo”.
La bara di Fausto Piano sarà in Municipio fino alle 14. A quell’ora partirà da qui un corteo funebre che toccherà la casa familiare di via Carbonia e raggiungerà alle 15 in Palazzetto dello sport dove il vescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio, celebrerà la messa prima del seppellimento.
Francesca Mulas