Biotestamento, Popolo della famiglia: “Il caso di Nuoro è suicidio di Stato”

“Il Popolo della Famiglia Sardegna denuncia il fatto che il caso di Nuoro è chiaramente il primo nazionale di ‘Morte per legge’, attraverso un atto eutanasico”. Si legge così nella nota diffusa dal gruppo sardo del movimento di Mario Adinolfi che prende posizione sulla scelta di Patrizia Cocco, la 49enne malata di Sla e che ha scelto di dire basta dopo aver combattuto cinque anni contro la malattia neurodegernativa.

“Il Popolo della Famiglia – è scritto ancora – si stringe con rispetto al dolore dei familiari della signora a Patrizia Cocco offrendo loro la nostra massima vicinanza. Le vicende personali e familiari non possono mai essere utilizzate a fini politici e quindi il Popolo della Famiglia intende distinguere nettamente il piano personale e familiare da quello della politica, della formazione e della critica legittima a leggi ingiuste e contro l’uomo”. Per questo “è necessario fare una distinzione netta tra autodeterminazione del singolo cittadino e la realizzazione del suicidio di Stato”, sottolinea il coordinatore regionale Alberto Agus, candidato alle Politiche del 4 marzo (qui la lista).

La nota si conclude così: “La difesa e protezione della vita di ciascuna persona, ancor di più se vissuta in una condizione di estrema debolezza, è battaglia politica fondamentale per questo movimento politico. La legge sulle Dat (dichiarazioni anticipate di trattamento) è stata approvata, anche se in misura differente, da tutti i partiti presenti in Parlamento, sinistra e destra: solo il Popolo della Famiglia potrà fare da argine alla deriva della cultura della morte”. Un’analoga posizione l’ha presa il centro studi Livatino.

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