Vela, Gaetano Mura incontra la leggenda francese Jean Le Cam nel Sud Atlantico

Incontro d’eccezione in pieno oceano Atlantico del Sud per Gaetano Mura e ‘Italia’, velista e barca impegnati nel tentativo di record sul giro del mondo in solitario. Al tramonto di ieri, Mura ha avvistato la sagoma di una barca a vela, che si è rivelata essere l’IMOCA 60 (19 metri) ‘Finistère Mer Vent’, dello skipper francese Jean Le Cam, leggenda della vela oceanica. Incontro emozionante e contatto radio che il velista ha raccontato nel suo diario di bordo, mentre continua la sua rotta ad una media di 7 nodi, rallentato dall’anticiclone al centro dell’Atlantico del Sud. Secondo le previsioni dei routier meteo, Mura potrebbe doppiare Capo di Buona Speranza tra l’1 e il 2 dicembre.

“Una notte impegnativa ed eccezionale al tempo stesso, quella appena passata. Al calar del sole – racconta il velista – una sagoma triangolare all’orizzonte ha fatto la sua apparizione tra i cerchi del mio binocolo. E’ lui! ‘Finistère Mer Vent’, in nona posizione al Vendeè Globe, condotto dalla leggenda Jean Le Cam. Lo chiamano Le Roi per essere stato, tra le altre cose, tra i pochissimi ad aver vinto per ben tre volte la mitica ‘Solitaire du Figaro’. Ora è impegnato nella sua quarta Vendée… Dei tanti skipper che avrei potuto incrociare non vi è dubbio che lui è il più carismatico”. “Dopo tanti giorni senza incrociare vele, la sagoma triangolare che interrompe la linea d’orizzonte è stata una vera emozione – afferma Mura -. Ci siamo parlati per radio. Jean mi ha detto che mi vedeva già da un po’ all’Ais (strumento che individua le altre imbarcazioni), io ancora no perché albero e antenna sono molto più bassi. Abbiamo parlato del meteo e del mio giro del mondo. ‘Ci faremo compagnia stanotte’ m’ha detto. Il vento è calato quasi del tutto e abbiamo battagliato tutta notte per cogliere il refolo fantasma che gioca a nascondino…. Il buio è rotto, di tanto in tanto, solo dalle nostre lampade frontali che lampeggiano le vele per verificarne la regolazione. Jean mi sta per sorpassare mentre scrivo e avrò il piacere di scattare qualche foto. ‘Italia’ mostrerà con orgoglio al cugino d’oltralpe la livrea col tricolore. E’ passato cosi vicino che ci siamo parlati a voce e scattati reciprocamente delle foto. Ha fatto i complimenti per Italia: “C’est un beau bateau”, Italia si è emozionata e mi è parso che per un attimo siano scomparsi il bianco e il verde dalla randa…. Bon vent Jean et bonne course – Bon tour du monde a toi!”.

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