Il cuore del velista Gaetano Mura monitorato costantemente dall’equipe della Cardiologia del Brotzu di Cagliari, per almeno 137 giorni. Ovvero, il tempo record che ci ha messo il cinese Guo Chan per circumnavigare il globo. A bordo del suo Class 40, lo skipper di Cala Gonone cercherà di fare meglio. Più di quattro mesi di navigazione in solitaria, senza assistenza e senza scalo. Un’impresa che lo sottoporrà ad un enorme stress psicofisico, soprattutto a carico dell’apparato cardiovascolare, ed è per questo che “Solo Round the Globe Record” (questo il nome del progetto patrocinato da Enit e Regione Sardegna e presentato stamattina ai primari del Brotzu) si avvarrà del supporto medico degli specialisti dell’Azienda Ospedaliera per offrire i massimi standard di sicurezza ed assistenza medica al navigatore anche all’altro capo del mondo.
Come? Attraverso un sistema di controllo da remoto: l’atleta, cioè, indosserà una fascia che permetterà la registrazione continua dell’elettrocardiogramma e l’invio dei dati, anche in tempo reale, alla terapia intensiva cardiologica (UTIC). Questo consentirà di offrirgli, se necessario, assistenza medica multidisciplinare. “L’Azienda Ospedaliera Brotzu mette a disposizione con grande orgoglio le proprie competenze mediche nel progetto che vede un sardo impegnato in una sfida umana e tecnologica – ha dichiarato Graziella Pintus, commissario straordinario dell’AOB – con la convinzione che rappresenti un ulteriore passo verso il costante miglioramento della capacità di erogare servizi sanitari delle nostre strutture”.