Si ferma il Cavaliere dei Quatto mori. Fabio Aru si ritira: “C’è sempre una fine”

Il Cavaliere dei Quattro mori scende dalla sella. Fabio Aru annuncia che al termine della Vuelta lascerà il ciclismo da professionista. “Vorrei dire tante tante cose in questo momento ma preferisco godermi ogni singola emozione di quello che chiude un capitolo così importante della mia vita. Con il passare dei giorni e del tempo avrò la possibilità di raccontare tutti quelli che sono stati i momenti più belli e brutti della mia carriera sportiva professionistica. Ma ora il punto è un altro”, annuncia con un lungo post su Facebook il vincitore della Vuelta del 2015 che in carriera è riuscito a indossare la maglia rossa della gara a tappe spagnola, quella gialla del Tour de France e quella rosa del Giro d’Italia. “Ho riflettuto a lungo su quale fosse la decisione giusta da prendere, notti insonni, pianti e quant’altro. Ma se devo essere sincero ho imparato ancora di più ad amare il mezzo e lo sport che mi ha portato a raggiungere traguardi che mai avrei immaginato, lottare con i ciclisti più forti del mondo, viaggiare, conoscere nuove culture, partecipare ed essere protagonista alle Olimpiadi, ecc – continua il campione di Villacidro -. E ad oggi nonostante sia qui a comunicarvi questa scelta importante della mia vita posso gridare a gran voce che amo il ciclismo, amo ancor di più andare in bici, amo allenarmi e non ho nessuna intenzione di lasciarla in garage. Ma come tutti gli inizi c’è sempre una fine“. Nell’anno dei trionfi europei di Barella e Sirigu e di quelli olimpici di Patta e Tortu arriva l’addio di un altro simbolo della Sardegna sportiva.

“Da quel lontano 5 maggio 2005 sono stato immerso in un sogno e viaggiato a 1000 all’ora; non rimpiango niente, anzi rifarei tutto, e con l’esperienza che ho adesso lo farei ancora meglio.
La Vuelta sarà la mia ultima gara da ciclista professionista. Sono molto orgoglioso di ciò che ho fatto ma essendo un gran testardo avrei voluto fare tanto di più. Una cosa però è certa: ho dato tutto me stesso, sino all’ultima goccia di sudore e lo darò nelle prossime tre settimane”. Dopo essersi ritrovato col secondo posto conquistato nei giorni scorsi alla Vuelta a Burgos, adesso Fabio Aru parteciperà alla Vuelta a España e sarà la sua ultima prova ufficiale, così avrà più tempo da dedicare alla sua vita privata. “Ora è giunto il momento di godermi un nuovo capitolo della mia vita, accanto alla mia famiglia. Per i ringraziamenti ci sarà tempo i prossimi giorni ma un grazie speciale va a chi mi ha permesso con grandissimi sacrifici di diventare quello che sono – conclude -. Mia mamma Antonella Pisano, mio papà Alessandro Aru e la mia compagna Valentina Bugnone che mi ha regalato il dono più grande che potessi desiderare , la nostra piccola Ginevra. Grazie per esserci sempre. Vi voglio bene ❤️”.

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