Quando il cuore non basta e prevalgono le proprie debolezze e le superiori qualità tecniche degli avversari, allora la storia si ripete. Come l’idiosincrasia del Cagliari per le squadre titolari della parte sinistra della classifica, non tutte necessariamente annoverabili fra le cosiddette grandi.
Non c’è verso, da loro il Cagliari le busca regolarmente. Sta succedendo anche in questo campionato. Se si divide la classifica in due, risulta che con tutte le squadre che stanno a sinistra nelle prime dieci posizioni, i rossoblu hanno perso con tutte, eccezion fatta il Torino che ha concesso un pareggio ai sardi. Con le grandi, mai una gioia. Come appunto sabato con il Napoli scudettato. I ragazzi di mister Ranieri ci hanno provato a sovvertire la regola della sconfitta “ubi maior, minor cessat” , ma anche per stavolta ci proveranno la prossima.
Con la necessità impellente che la lunga serie negativa venga finalmente sovvertita: per salvarsi non bastano i punti fatti con le consorelle di sventura, ammesso e non concesso che con queste si riesca a fare sempre bottino pieno senza concederne alcuno. Difficile che possa accadere, ecco perché occorre fare qualche risultato anche con le big, diversamente sarà dura mantenere la serie A. Bisognerà cominciare a far cassa già dalle prossime tre partite, tutte a portata dei cagliaritani: Verona e Lecce in trasferta, l’Empoli in casa. Oggi come oggi, inutile negarlo, il bicchiere è mezzo vuoto. È vero, la squadra è in crescita, la voglia di far bene non manca di certo e sotto questo aspetto i ragazzi di Claudio Ranieri sono tutti encomiabili. Merito del mister che è riuscito a creare un gruppo coeso e generoso. Ma i limiti tecnici congeniti non potranno essere superati solo gettando il cuore oltre l’ostacolo del campo. Serve anche altro. A partire da una difesa solida e affidabile, cosa che attualmente non c’è.
Anche a Napoli si sono viste, soprattutto nel primo tempo, sbandate collettive paurose. Emblematica quella in occasione del gol di Kvaratskhelia quando Osimhen fa comodamente il giocoliere fra quattro difensori rossoblù impotenti e offre un assist perfetto al compagno, lasciato solo da Zappa, quinto difensore a guardare senza intervenire. Nel primo tempo, i partenopei hanno sfiorato ripetutamente la rete, che non è arrivata solo per l’imprecisione sotto porta. La falla nel settore destro, dove prevalentemente vediamo schierato Zappa, sta diventando una voragine. Così pure il centro, zona nevralgica in cui il solo Dossena sembra all’altezza della situazione. Le alternanze adottate da Ranieri nel tentare di trovare un binomio centrale utile alla causa, sono ben lontane dalla soluzione. Goldaniga, Obert, Hatzidyacon e Wieteska non sono quelli che necessitano per dare sicurezza e garanzie al reparto, così come Nandez non è, almeno attualmente, l’ alternativa valida sulla fascia destra, dove Zappa e il convalescente Di Pardo difettano non poco in fase difensiva.
Dal mercato di gennaio ormai alle porte – i primi dieci giorni – i tifosi e soprattutto Ranieri attendono dalla società le risposte necessarie per venir fuori dalle sabbie mobili del fondo classifica. In estate sono stati commessi errori clamorosi nella composizione della rosa, perseverare nel tralasciare gli indispensabili aggiustamenti sarebbe solo un atto di puro autolesionismo.
Luciano Onnis
[Foto dal sito ufficiale del Cagliari calcio]