Il Cagliari si aggiudica la sfida salvezza e travolge la Salernitana per 4 a 2

Missione compiuta, il Cagliari si aggiudica la disfida salvezza contro l’ultima ruota del carro Salernitana e compie un notevole balzo in avanti in classifica, guadagnando punti, posizioni e fiducia nelle proprie possibilità. Vincere contro la squadra allenata dal poco rimpianto Liverani, era tassativo, perfino obbligatorio. Serviva prendere lo slancio a livello mentale verso la prossima partita in trasferta a Monza e quella successiva in casa (il giorno di Pasquetta, dopo la sosta del campionato) con il Verona, altra diretta concorrente per la salvezza. Era importante, in particolare, dare continuità alla serie positiva iniziata con il pareggio di Udine. Otto punti in quattro partire sono un bottino rilevante in chiave salvezza, tant’è  che la classifica ha cominciato a fare meno paura. Sarebbe ottimale un risultato positivo a Monza, bella squadretta che  non ha però più niente da chiedere a questo campionato – è salva e non ha chance per andare in Europa – se non togliersi qualche soddisfazione da aggiungere alle altre che questo campionato ha finora riservato.

Attenzione però: la strada per la permanenza in serie A è ancora lunga e piena di insidie. Guai ad avere cali di  tensione  e di concentrazione come  quelli registrati  contro la Salernitana dopo il gol del 3 a 0. Una partita che a quel punto poteva considerarsi chiusa e che invece è stata riaperta da due leggerezze commesse dai rossoblù in fase difensiva, e non solo.  I giocatori di Ranieri, con il vantaggio sostanzioso di tre reti  hanno mollato la presa e i campani hanno riaperto la gara, complice anche l’uscita di Gaetano per uno dei tanti infortuni muscolari che assillano ripetutamente  i rossoblù e su cui occorrerebbe porsi qualche domanda.  Un atteggiamento remissivo, quello di Deiola e compagni, che ha fatto imbestialire Ranieri e rischiato di mandare a carte quarantotto una importantissima vittoria che sembrava cosa fatta quando Shomurodov, subentrato al 46° a Gaetano, ha siglato il terzo gol rossoblù al 51° dopo il rientro in campo per il secondo tempo. Invece da quel momento è calata la nebbia nella testa dei sardi e la partita è cambiata nel giro di due minuti.

La Salernitana ha accorciato le distanze al 56° e due minuti dopo lo ha ridotto ulteriormente, portandosi sul 2-3. Il Cagliari si è come seduto, lasciando iniziativa e campo agli avversari, rischiando più volte il pari. E’ cominciata la girandola dei cambi nella ricerca da parte  di Ranieri di tappare le falle che si erano create in campo. Il suo jolly l’allenatore lo aveva già pescato dalla panchina a inizio secondo tempo mandando in campo Shomurodov: prima il gol del 3-0 e poi, nel momento in cui la Salernitana cercava addirittura il pareggio,  la rete al 76° del 4-2 che ha tranquillizzato la squadra e fatto riprendere in mano le redini della partita,  per condurla in porto al triplice fischio finale dell’arbitro. Nelle interviste del dopo gara, Ranieri era visibilmente soddisfatto del risultato, ma ha anche ammesso che la squadra gli è piaciuta tanto nel primo tempo, ma nel secondo l’ha mandato su tutte le furie, come hanno potuto vedere anche i tifosi della Unipol Domus. “Lunedì parlerò con i ragazzi – ha confessato il mister -, meglio che non lo faccia adesso”. C’è da credere che alla ripresa degli allenamenti ne canterà quattro ai suoi ragazzi. Le amnesie difensive e il calo di concentrazione non le ha mandate giù, meglio una bella strigliata per fare in modo che non succedano più. “Soprattutto sul gol preso su palla da fermo del calcio d’angolo – ha accusato il tecnico cagliaritano – eravamo distratti e questo non ce lo possiamo permettere in nessun momento della partita, anche quando siamo in vantaggio di tre reti”.  La classifica? “Non abbiamo fatto ancora niente, dobbiamo metterci in testa che ci possiamo salvare solo se lottiamo sempre fino alla fine. Non come abbiamo fatto oggi sul 3-0”. Concetto e parole sacrosante che Claudio Ranieri va ripetendo da inizio campionato: “Ci si salverà solo all’ultimo secondo dell’ultima partita”. Come dargli torto?  Lo hanno ribadito anche i tifosi della Nord a gara in corso, cantando: “Risorgeremo, l’ha detto Claudio Ranieri, risorgeremo”.  

Luciano Onnis

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