Il Cagliari risorge per Pasqua: Sassuolo trafitto da Deiola

Il pranzo pasquale è servito. Con la testa, con i piedi, con il cuore …ciao ciao. Una vittoria fortemente voluta ( 1 a 0, ma il punteggio sarebbe potuto essere di gran lunga più largo), questa contro il forte Sassuolo: il Cagliari saluta le avversarie dirette nella lotta della sopravvivenza in A e si lancia verso la salvezza. Traguardo ancora tutto da raggiungere, d’accordo, ma le cose si sono messe decisamente meglio per la squadra di Mazzarri che sabato a Genova se la potrà giocare con maggiore serenità.

La zampata decisiva di Deiola (a sinistra)

Che non vorrà dire rilassatezza (guai), ma avendo a disposizione due risultati tre se la potrà gestire senza il macigno mentale del dover essere agganciati in classifica dai grifoni. Sia ben inteso, i rossoblù non sono diventati improvvisamente quelli che in realtà non sono, hanno però dimostrato che con il cuore e la forza possono supplire alle note carenze in organico. Carenze che oggi si sono viste tutte solo in attacco: la difesa è stata un baluardo insormontabile per i temuti Scamacca, Raspadori, Traorè e Defrel e il centrocampo ha chiuso i varchi agli emiliani concedendo ben poco. Il Sassuolo non ha fatto un solo tiro nello specchio della porta, Cragno ha dovuto lavorare solo di rimessa.

Alessio Cragno

Se il Cagliari, cosa ben nota, avesse un altro peso in attacco, oggi avrebbe potuto chiedere la pratica già nel primo tempo. Lasciare al solo Joao Pedro il lavoraccio di fare la guerra con i difensori avversari, non può pagare. Keita Baldè ha confermato anche oggi perché ciascuna squadra in cui è stato, non lo conferma. Fumoso, inconcludente, fisicamente impercettibile. La nuova chance che gli ha offerto Mazzarri, è stata nuovamente gettata alle ortiche. Oggi, però, la sufficienza la meritano tutti, se non altro per l’impegno profuso. Anche Mazzarri è stato più presente in panchina, tornando a essere un trascinatore da bordo campo.

Deiola esulta tra le braccia della Nord

La vittoria porta il nome di Deiola (come a Torino contro il Toro), il bistrattato Deiola a cui si può rimproverare tanto sotto l’aspetto tecnico, ma che non abbia un cuore grande così non lo si può dire. Se il Cagliari si salverà (e si salverà), sarà gran merito anche suo. Già dalle prime battute di gioco si è intuito che il Cagliari era in giornata buona (mentalmente) e che il Sassuolo, dall’alto della sua superiorità tecnica, si limitava a giocare senza eccessiva verve.

Uno dei tanti tiri subiti dal Sassuolo

Primo tempo in mano del Cagliari, sceso in campo determinato ma anche rispettoso degli avversari, sicuramente più tecnici dei rossoblù e pronti a pungere a ogni occasione. Sono stati i rossoblù ad avere le occasioni più ghiotte per andare in vantaggio, ma è qui che sono emerse le lacune dei padroni di casa: in area solo Joao Pedro fa sentire il suo peso, per il resto l’inconcludenza è spesso anche clamorosa. Sbagliano sotto porta Bellanova, Keita e ancora il senegalese, ma al 42esimo ci pensa il sardo Deiola a sbloccare il risultato e a infiammare la Domus. Ci sarebbe potuto essere anche il bis, ma Joao Pedro insacca di testa a volo d’angelo, partendo in posizione di fuorigioco di pochi centimetri.

Festa rossoblù per la rete decisiva

Altre diverse favorevolissime occasioni nel secondo tempo (zero quelle degli emiliani) con la possibilità di chiudere la partita, ma la cronica lacuna in fase conclusiva ha prolungato il calvario pasquale fino al 96esimo quando Massa ha mandato tutti negli spogliatoi. La Unipol Domus è esplosa in un urlo liberatorio ed è cominciata l’apoteosi. Giocatori sotto le curve a festeggiare con i tifosi, oggi finalmente partecipi in ogni settore, fermo restando che la Nord è tutta un’altra cosa. Buona e serena Pasqua calcistica a tutti, in casa rossoblu ce n’era davvero bisogno.

CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Altare, Lovato, Carboni; Bellanova (88 Zappa), Deiola (70 Rog), Grassi (75 Baselli), Marin, Dalbert; Keita Baldè (69 Pavoletti), Joao Pedro (88 Pereiro). (All: Mazzarri)
SASSUOLO (3-2-3-1): Consigli; Toljan (22 Ruan), Chiriches, Ferrari, Kyriakopulos (Rogerio); Lopez, Frattesi (Duricic); Defrel (Ceide), Raspadori, Traorè; Scamacca (Henrique). (All: Dionisi)
Arbitro: Massa
Reti: 42 Deiola

Luciano Onnis

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