Gigi Riva, il ministro Abodi: “Non abbandonare i suoi valori”. Zola: “Abbiamo imparato molto da lui”

“Gigi Riva ha profonde radici nel passato, nel presente e che vogliamo proiettare nel futuro. Io credo che il calcio non possa permettersi di abbandonare lo spirito che ha incarnato Gigi Riva e che credo sia apprezzato da tutti i tifosi di calcio di qualunque maglia e da tutti gli sportivi e da una buona parte della comunità nazionale”. Sono le parole del ministro dello Sport Andrea Abodi, che ha incontrato i giornalisti fuori dalla camera ardente allestita alla Unipol Domus. “I funerali solenni – ha aggiunto – sono stati proclamati proprio perché si riconosce oltre alla cifra sportiva anche quella morale che oggettivamente non è diffusa in questo tempo”.

Il ministro ha anche assicurato che il governo aiuterà a realizzare tutti gli stati, ma presterà particolare attenzione a quello di Cagliari dedicato a Rombo di tuono. “Mi auguro che anche la spinta di sentimenti e di emozioni di questi giorni aiutino ad velocizzare il questo processo”, ha aggiunto.

Gigi Riva è “patrimonio del mondo del calcio ma anche dello sport italiano rimarrà qui in Sardegna e credo che diventerà un luogo di pellegrinaggio”. Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò. all’uscita della camera ardente di Gigi Riva. “Faccio fatica a trovare qualcuno che, nel mondo dello sport, sia stato più integerrimo di lui da tutti i punti di vista. Poi qualcuno dice ‘erano altri tempi’, ma io penso che lui oggi, ma anche tra mille anni, sarebbe stato comunque così”.

“Eroi come Riva non smetteranno mai di esserci vicini: lui aveva questa grande qualità di essere umile e perbene. Aveva la caratteristica di essere un protagonista senza voler attrarre i riflettori su di sè. Per lui erano importanti i suoi cari, gli amici. Emblematico il comportamento dopo la vittoria del mondiale: lui si eclissa per lasciare la luce agli altri”. Così il ct della Nazionale Luciano Spalletti, dopo la visita con la delegazione azzurra alla camera ardente. “Il soprannome – ha aggiunto – dice molto: il suo tiro e il suo valore morale facevano più rumore delle sue parole”.

E poi ricorda: “Quando facevo la raccolta di figurine, la sua era quella più ambita”.

Toccante e commosso il ricordo di Gianfranco Zola: “Non ci sono parole per descrivere personaggi come Riva, un riferimento per tutti noi, per il suo comportamento in campo e fuori. Come fai a non apprezzare le sue qualità, abbiamo imparato molto da persone come lui. E’ giusto riconoscere e dare il valore che merita Riva”.

[Foto di Franco Nonnoi]

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