Calcio, Storari amaro dopo il passaggio al Milan: “A Cagliari non mi volevano più”

A Cagliari non mi volevano più. Mi dispiace che sia finita così, ma adesso ho una nuova avventura davanti”. Sono le parole dell’ormai ex portiere rossoblù Marco Storari, rilasciate ai microfoni di Sky Sport, all’arrivo a Linate dopo la definizione del suo passaggio al Milan. Si conclude con questa frase la lunga storia d’amore con il Cagliari cominciata il 9 gennaio 2008, interrotta dopo una miracolosa salvezza. E poi ripresa nell’estate del 2015 con il ritorno in maglia rossoblù, dopo cinque anni da vice di Buffon alla Juve. Il punto più alto del feeling con la Sardegna è alla fine di Cagliari-Salernitana, la partita della festa della promozione in A ottenuta matematicamente la settimana prima a Bari: Storari, capitano, è l’ultimo del Cagliari a imboccare il tunnel dello spogliatoio per salutare, a braccia alzate, tutti i tifosi.

I guai, inaspettati, cominciano in una partita, Cagliari-Atalanta, in cui il portiere non è nemmeno in campo, ma in tribuna perché squalificato: dalla Curva nord parte la contestazione. Il messaggio: una parte dei tifosi non vuole più che indossi la fascia da capitano. Risultato? Al ritorno al Sant’Elia il capitano è Sau. Sembra comunque pace perché il portiere saluta la Nord e la curva risponde con gli applausi. Poi arriva un autunno, per tutta la squadra, tra alti (impresa a San Siro e vittorie casalinghe) e bassi (goleade subite con Torino, Fiorentina, Napoli e Lazio). Soprattutto le batoste pesano sull’umore dello spogliatoio. Contro il Sassuolo Dessena e Sau mostrano di non gradire la sostituzione, poi si scusano. Storari non gioca, è in panchina. Influenzato. Ma iniziano a circolare voci sulla possibile partenza. “I panni sporchi si lavano in casa” è la risposta del presidente Tommaso Giulini a indiscrezioni e polemiche. Poi l’epilogo: contro il Milan Storari non viene nemmeno convocato. Ma due giorni dopo è a Milano per le visite mediche: ritorno al Milan con Gabriel che invece vola a Cagliari.

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