“Dal punto di vista offensivo Ventura è uno dei tecnici che stimo di più. Il suo modulo, il 3-5-2, era anche il mio ai tempi del Watford”. È grande il rispetto di Gianfranco Zola nei confronti del “vecchio maestro” Giampiero, che fu suo allenatore undici anni fa quando lui giocava al Cagliari. Domani a Torino sarà una partita speciale per “Magic Box”, ma anche per il tecnico granata, che per la prima volta si ritroverà contro il suo vecchio giocatore.
Una partita delicata per i rossoblù, ripiombati nella zona retrocessione. Zola lo sa, ma sa anche che il suo Cagliari se vuole fare risultato contro i lanciatissimi granata non può pensare soltanto a prenderle, ma anche a darle. Una gara che dirà molto delle speranze di salvezza della squadra isolana che, dopo la vittoria del Chievo mercoledì a Parma, si ritrova terz’ultima in classifica. “In questi giorni – ha detto Zola presentando la partita di Torino – abbiamo curato di più la fase offensiva e il gioco dalla metà campo in su. Mentre all’inizio ci eravamo soffermati sulla parte difensiva”. Non ha alcuna intenzione di cambiare modulo, magari qualche interprete sì. Ma quello che vuole vedere Zola è un diverso atteggiamento della sua squadra. Come di consueto, il tecnico rossoblù non anticipa nulla sulla formazione che farà giocare dal primo minuto. “Devo ancora fare delle valutazioni – si è schermito – anche considerando che ci sono giocatori che in queste settimane hanno speso tanto“. Dunque è probabile che un minimo di turnover lo farà, ma sa già che la sfida contro Ventura si deciderà a centrocampo.
Dal Torino non si aspetta sconti. “La partita di giovedì con l’Athelic Bilbao? Penso che loro ora stiano pensando a noi, non alla Coppa”. Tutto dunque lascia pensare che confermerà il modulo ad albero di Natale, magari con il probabile ritorno di Crisetig in cabina di regia al posto di Conti, mentre davanti l’unica punta dovrebbe essere Cop. Sulla trequarti una marea di possibilità: Ekdal sembra intoccabile, per l’altro posto, dietro Cop, potrebbe spuntarla M’Poku.
