Cagliari, vittoria sfumata al 4° minuto di recupero. Solo un pari col Sudtirol (2-2)

di Luciano Onnis

Il Cagliari proprio non decolla e getta al vento una vittoria al quarto minuto di recupero, quando bastava tenere lontano dalla propria area il pallone per scongiurare la solita frittata difensiva. Finisce 2-2 e c’è la conferma che quella di Liverani non è una squadra da alta classifica e che le ambizioni di immediato ritorno in serie A, dopo la disastrosa retrocessione, devono essere riposte nel cassetto.

A fronte di un organico importante, di qualità in una parte dei suoi giocatori e mediocre nell’altra, questa squadra è una grande delusione e occorre che il presidente Giulini ne prenda atto. Tolga la testa da sotto la sabbia (sì, come fanno gli struzzi) e faccia quel passo che tutti gli chiedono: sostituire urgentemente l’allenatore se ancora vuol provare a salvare la stagione, dando finalmente una guida sicura alla squadra. Ormai è sotto gli occhi di tutti che Liverani ha fallito, il suo progetto non è mai decollato e mai decollerà. Il tecnico dimostra di essere nella confusione più totale e non ne azzecca una. Emblematiche le sostituzioni di Rog e Nandez nel recupero, con il risultato in mano ai rossoblù. Nei momenti cruciali il mister ha tolto i giocatori più esperti e determinati, per quanto stanchi, per far entrare i carneadi Dossena e Lella.  Possibile che Rog e Nandez non potessero reggere ancora per 4 minuti? Un errore materiale e psicologico: ha tolto i due uomini più carismatici quando in campo servivano proprio loro per tenere viva la squadra; nello stesso tempo ha fatto capire ai suoi che era il momento della paura. E così è stato.

Il gol in extremis del Sudtirol è stato  proprio figlio della paura e della confusione. In primis del tecnico. Inutile negarlo, l’allenatore romano ha finito i suoi crediti, ritardare il suo esonero significa far male al Cagliari. L’allenatore non è riuscito a dare volto e personalità alla squadra, non si intravvede un’idea di gioco d’assieme. Solo passaggi orizzontali e all’indietro, quando poi arriva il momento di salire con le verticalizzazioni, la si effettua con lanci lunghi e spesso sbagliati, facile preda dei difensori avversari.

Questa, ci spiace dirlo,  non è una compagine da prime posizioni e neppure da play out. Non lo è perché le manca tutto, o comunque molto. La difesa balla come in passato e prima o poi, durante una partita, la combina grossa. L’organizzatore del gioco, ovvero il regista,  non c’è neppure in questo campionato di B. Una lacuna vecchia e risaputa, colmata qualche campionato fa con Cigarini, poi messo da parte per anzianità. Pur nella sua generosità (quanti soldi ha speso inutilmente ), iI presidente Giulini ha sbagliato nuovamente la campagna acquisti, allenatore compreso. Ha preso gli uomini che Liverani gli ha indicato, ma i risultati sono disastrosi. Una squadra appena scafata avrebbe vinto in carrozza la partita con il modesto Sudtirol, avanti al Cagliari in classifica di 3 punti a dimostrazione che sono i rossoblù a essere inferiori.

La squadra ha regalato il primo tempo agli avversari, esercitando un larghissimo possesso palla ma senza arrivare mai a concretizzare la superiorità se non in occasione del gol di Lapadula, nato da una palla da fermo. Forse qualcuno non ha capito che si vince con i gol e non con il pallone più a lungo possibile nei piedi. Raggiunto il pareggio e con 20 minuti da giocare, una squadra forte e di personalità avrebbe dovuto chiudere subito  la partita. Invece è arrivato anche il raddoppio con il calcio di rigore trasformato da Viola (procurato da Lapadula, il miglior rossoblù oggi in campo), poi si è spenta la luce in un black-out generale  ed è arrivato all’ultimo istante di gara il gol del pareggio sudtirolese. Una vittoria gettata al vento, che allontana sempre più il Cagliari dalle zone alte della classifica e la relega in una posizione che è più vicina al fondo che alla vetta.

La tifoseria è in subbuglio, sui social si chiede senza esitazione l’esonero del tecnico. Dopo la partita di sabato prossimo con il Pisa alla Unipol Domus, ci sarà una sosta del campionato. È l’occasione per cercare di impostare una ripartenza e sperare nel miracolo che non sia già troppo tardi. Il presidente Giulini abbia il coraggio e dia una scossa alla squadra, alla società e all’ambiente rossoblù. Lo faccia subito, senza spettare un solo istante.         

Sudtirolo (4-4-2): Poluzzi; Curto (Berra 47), Zaro, Masiello, D’Orazio (59 D’Orazio); De Col (59 Belirdinelli), Tait, Nicolussi (77 Pompetti), Rover (Carretta 82); Mazzocchi, Odugwu. (All: Bisoli)

Cagliari (4-3-3): Radunovic; Di Pardo, Altare, Capradossi, Obert; Deiola, Viola, Rog (91 Lella); Nandez (91 Dossena), Lapadula, Falco (68 Luvumbo)  (All: Liverani)

 Arbitro: Baroni.

Reti: Odogwu 7; Lapadula 39; Viola (r)74; Odogwu 90+4

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