Cagliari, Daniele Conti torna in rossoblù: ecco cosa farà

Continuerà a fare il regista del centrocampo dando consigli e idee. Sempre nel Cagliari, ma da bordo campo. La seconda vita del capitano Daniele Conti, a oltre sei mesi dal giro di campo al Sant’Elia per l’addio al calcio giocato, è cominciata oggi con una conferenza stampa accanto al responsabile del settore giovanile della società rossoblù Mario Beretta. Conti rientra nel club come collaboratore. E, visto che è uno specialista del settore, si occuperà del centrocampo delle squadre baby, dalla Primavera ai giovanissimi regionali. Nelle vesti di maestro di tecnica. Un grande amore, quello tra Cagliari e Conti. Nato nella stagione 1999-2000 e poi sbocciato negli anni successivi quando il figlio di Bruno “mundial” ha conquistato la fiducia dei tifosi andandosi a prendere poi record di presenze in rossoblù (464 tra coppe e campionato con 51 gol) e naturalmente la fascia di capitano sino allo scorso campionato. Il gol più famoso è quello dell’ultimo secondo di Cagliari-Napoli della stagione 2007-2008: valse la vittoria in extremis e fu l’inizio di una storica rincorsa salvezza. Tra le curiosità della sua carriera il rapporto con la sua ex squadra, la Roma: cresciuto in giallorosso Conti, con la maglia del Cagliari, ha “punito” più volte il suo vecchio club con reti spesso decisive.

“Cagliari è la mia vita, ho accettato subito la proposta – ha detto l’ex capitano – Mi è sempre piaciuta l’idea di lavorare con i giovani, da oggi inizia una nuova avventura. Sono davvero grato alla società, dal presidente Giulini al direttore Beretta, che mi ha trasmesso da subito tutta la sua passione per questo lavoro”. Una nuova sfida. “Il passaggio da calciatore ad allenatore? So bene che non sarà facile – ha ammesso Conti – ma ho tanta voglia di imparare. In queste settimane ho iniziato a seguire gli allenamenti e le partite del settore giovanile, la società sta facendo un gran lavoro. Il giovane che più mi ha colpito? Se proprio devo fare un nome, Colombatto è tanta roba”. Obiettivo numero uno. “Ai nostri ragazzi – ha chiarito – vorrei trasmettere cosa significa essere un giocatore del Cagliari, non solo in campo ma ogni giorno della settimana”. Soddisfatto Beretta. “Daniele, grazie al suo carisma e e alle sue qualità morali, ci aiuterà a far crescere al meglio i nostri giovani – ha spiegato il responsabile del settore giovanile – anche lui, per esempio, come i ragazzi della nostra Foresteria è arrivato a Cagliari da giovanissimo e conosce le difficoltà che si devono affrontare in questi casi”.

 

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