Tanta voglia di dimenticare i 5 gol subiti con l’Inter. Ma il Cagliari è chiamato a cacciar via gli incubi proprio con la prima squadra che in questo campionato gli ha inflitto la “manita”, la Fiorentina. Dopo i viola, poi erano arrivare altre batoste con Torino e Napoli. Sino alla ricaduta di domenica scorsa con i nerazzurri. Rastelli vuole ripartire dalle cose buone viste con l’Inter: “In quella partita – ha spiegato l’allenatore del Cagliari in conferenza stampa – abbiamo avuto un crollo mentale. Ma quanto di buono è stato fatto nel primo tempo ci dà la carica per domani”.
Cagliari che vuole ancora dire qualcosa in questo campionato. “Non abbiamo ancora raggiunto niente – ha detto il tecnico rossoblù – abbiamo motivazioni per dimostrare ogni giorno il nostro valore. Il calcio di oggi non perdona niente: dopo due mesi alla grande, sbagli 40 minuti e diventi subito un incapace. L’obiettivo è sempre quello di andare in campo per vincere”. Per la trasferta in Toscana Rastelli può contare su quasi tutta la rosa. Mancano solo Melchiorri, Ceppitelli e Deiola. Più Ibarbo ormai vicinissimo al trasferimento al Giappone con il Sagan Tosu. “Il ragazzo aveva espresso il desiderio di giocare – ha spiegato Rastelli – cosa che io, anche in considerazione delle sue condizioni di forma ancora precarie, non potevo garantirgli”.
In porta giocherà Rafael. “Gabriel – ha precisato il tecnico – sa di aver disputato domenica scorsa una partita non all’altezza delle aspettative, quindi è giusto dargli un turno di riposo per ricaricarsi. Sono certo che in seguito potrà dimostrare il suo valore. Il mio futuro? Io mi vedo l’allenatore del Cagliari nello stadio nuovo. Mi piace l’ambiente, la città, la società è straordinaria. Noi allenatori però non possiamo fare ragionamenti a lungo termini. Spetterà a me cercare di convincere il club della bontà del mio lavoro”.
