Basket, la Dinamo rischia la squalifica del campo dopo il parapiglia in Eurocup contro l’Aek Atene

Rischia di avere gravi conseguenze il clamoroso parapiglia scatenato ieri sera, a pochi secondi dal termine del match di Champions tra Dinamo Banco di Sardegna Sassari e Aek di Atene, da due spettatori del PalaSerradimigni. Quando mancavano ormai solo tre secondi e mezzo alla sirena finale e Sassari conduceva per 79-78, il croato Ukic è finito fuori dal campo nel tentativo di salvare l’ultimo possesso per la squadra di Atene. A quel punto il giocatore è stato spinto alle spalle da un ospite del parterre, mentre un tifoso sistemato nelle prime file della tribuna ha tentato di colpirlo al volto per impedirne la reazione. Immediatamente sono intervenute le forze dell’ordine e il servizio di sicurezza del palasport, che hanno scongiurato il peggio. Ma la bruttissima figura rimediata da Sassari in Eurovisione potrebbe costare cara alla società, alla quale potrebbe essere comminata una squalifica del campo, e ai due tifosi intemperanti, che rischiano un Daspo dai 2 ai 5 anni.

Le scuse. “Non mi va di passare per la persona che non sono, mi scuso con Ukic, con l’Aek Atene, con la Dinamo e con i tifosi del PalaSerradimigni, da sempre esempio di correttezza e fair play. Ho commesso un gesto d’impeto, non corretto, senza riflettere, ma ho pensato solo a proteggere me e dei bambini che stavano seduti lì vicino”. Paolo Rosa, responsabile Risorse Umane del Banco di Sardegna, è l’autore dello spintone che ieri sera, a pochi secondi dal termine del match di Champions League tra Sassari e Atene ha scatenato un parapiglia per cui la Dinamo potrebbe essere sanzionata con la squalifica del campo. A mentre fredda, il dirigente apicale della banca sarda precisa. “Sento l’esigenza etica e morale di scusarmi per l’episodio che mi ha visto coinvolto – dice all’ANSA – il particolare momento di tensione agonistica e l’episodio che ha visto franare pericolosamente il giocatore, impegnato a recuperare una palla vagante, mi hanno portato a quella reazione”. “Allontanare con una spinta un giocatore non è corretto – ammette Rosa – e non fa parte del mio normale modo di essere. Sono il primo a dispiacermi e fare ammenda per questo episodio”. Resta il fatto, sottolinea ancora il dirigente, che “l’intenzione non era di procurare danno o di mancare del dovuto rispetto ad alcuno, né di macchiare la nota e apprezzata correttezza del popolo biancoblù. Da persona rispettosa dei valori dello sport, voglio porgere le mie più sincere e sentite scuse – ribadisce – per un gesto che non fa parte dei miei principi e della mia condotta, nello sport così come nella vita

(nella foto il presidente della Dinamo Stefano Sardara)

 

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