Atleti paralimpici, il Comitato punta alle scuole e agli ospedali

Nuovi uffici per aiutare tutte le 28 federazioni che curano e organizzano l’attività di base e agonistica per gli atleti disabili. E poi un piano triennale per rendere più forti i rapporti con la Federazione italiana (Fisdir) e la Special Olympics, predisponendo eventi specifici a parte. E ancora: sempre più presenti nel mondo della scuola. Sono le scommesse del 2017 del Comitato paralimpico Sardegna.

“A metà dicembre – spiega il presidente regionale Paolo Poddighe – abbiamo coinvolto circa 1.500 studenti nel convegno sull’integrazione e la successiva passeggiata per le vie del centro di Sassari. In autunno abbiamo supportato un’iniziativa simile nel Mandrolisai. Continueremo sulla stessa falsariga mettendo in cantiere numerosi eventi con il coinvolgimento sia dei docenti di scienze motorie, sia degli insegnanti di sostegno”. Sempre più stretta la collaborazione con l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro. In questi giorni i dirigenti Comitato stanno confezionando dei protocolli d’intesa che favoriranno sempre di più l’avviamento alla pratica sportiva delle persone con disabilità. Non solo. Lo stesso Comitato sarà più presente nell’Unità Spinale di Cagliari, a contatto diretto con i degenti che hanno subito lesioni al midollo. “Nell’ultimo quadrimestre del 2016 – puntualizza Poddighe – siamo stati attivi con Tennistavolo e Tiro con l’Arco. La convenzione è stata rinnovata con un programma molto più nutrito e di conseguenza l’apertura ad altre attività sportive. In via di definizione pure la convenzione con l’Istituto di riabilitazione Santa Maria Bambina di Oristano. Quindi le strutture di riferimento diventeranno due con il binomio sport-terapia che sarà sempre più salvaguardato”.

Foto Specialolympics

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